Cronaca/ di Coldiretti Puglia
Lo smaltimento illegale dei rifiuti è diventata una delle principali attività delle agromafie che in Puglia fa registrare il 28,7% delle infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti sul totale nazionale, secondo i dati dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti che riferisce come, sulla base degli accertamenti della magistratura, negli ultimi 20 anni in Puglia siano stati sversati, tombati o bruciati rifiuti di ogni genere.
Il servizio aereo del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri, dotato di velivoli particolarmente performanti e strumentazione tecnologicamente avanzate, secondo quanto riportato dal 6° rapporto Agromafie dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura di Coldiretti, nel 2017 e nei primi 9 mesi del 2018 con 155 missioni per un totale di 160 ore di volo ha individuato ben 155 discariche abusive in Puglia.
Se da un lato le campagne corrono il rischio di diventare discariche abusive di rifiuti, con un evidente danno produttivo, ambientale e di immagine per gli agricoltori, dall’altro i Comuni impongono le tariffe della TARI al mondo agrituristico come se fossero alberghi.
Il presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, Filippo De Miccolis, ha già inviato una lettera a tutti i Sindaci pugliesi per chiedere l’adeguamento dei propri regolamenti comunali e della relativa imposizione in materia di rifiuti urbani nei confronti degli agriturismi ai principi generali di proporzionalità, ragionevolezza e adeguatezza, mediante una classificazione autonoma (con apposite sottocategorie, come bene ha indicato il primo giudice) e realisticamente proporzionata alla connotazione specifica dell’attività agrituristica e all’effettiva capacità di produzione rifiuti, per quantità e qualità.