Cronaca/Politica/ di Pierluigi Mandorino segretario PSI Galatina.
Nonostante le nostre ripetute denunce politiche e nonostante il costo della spazzatura continui ad aumentare, sembra che non si fermino le assunzioni in Monteco.
Abbiamo più volte evidenziato come la pianta organica di Monteco risulti sovraordinata rispetto al fabbisogno del nostro territorio e di come il costo del personale incida sul costo complessivo del servizio. Una spesa, quella per il personale, che contribuisce a rendere economicamente inappetibile il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti della nostra città, come testimoniato dalla gara d’appalto andata deserta appena qualche mese fa.
Davanti a tutto ciò nulla ha fatto il Sindaco per intervenire e per fermare queste continue assunzioni che, oltre a mantenere alto il costo del personale, continuano a penalizzare e mortificare i lavoratori part time.
Numerosi infatti sono i dipendenti che da anni lavorano per quattro e cinque ore al giorno in attesa di una regolarizzazione del proprio contratto. Una situazione nota all’Amministrazione comunale ed ai sindacati che per molto tempo, pur conoscendo il problema, sono rimasti in silenzio.
Finalmente però, a differenza dell’Amministrazione che continua a lavarsene le mani, alcuni sindacati hanno deciso pubblicamente di schierarsi dalla parte dei lavoratori a tempo parziale, anche se di concreto è stato fatto molto poco. Ci auguriamo che alle parole ora seguano i fatti e che le varie sigle sindacali si mobilitino per tutelare i lavoratori part time e per fare chiarezza sul perché Monteco preferisca assumere nuove risorse a tempo pieno piuttosto che stabilizzare chi lavora da anni a tempo parziale.
Assunzioni che, tra le altre cose, molto spesso sono poco trasparenti e che in alcuni casi sembrano prendere come riferimento il modello “baronale” delle Università in cui il figlio eredita il posto di lavoro del padre. E’ ciò che sembrerebbe essere accaduto di recente, in cui il figlio di un dipendete Monteco sembrerebbe aver preso il posto del padre con un contratto da sei ore al giorno per tre anni. Sia chiaro, nulla di personale nei confronti delle persone e della loro necessità di trovare un lavoro.
Tuttavia continuiamo a credere che un’azienda che gestisce il servizio in regime di proroga, in attesa della nuova gara, non dovrebbe assumere nuove risorse. Dovrebbe invece prioritariamente tutelare i lavoratori precari, cercando di approfittare dei pensionamenti per ridurre gradualmente la pianta organica fino ad arrivare ad un numero di dipendenti proporzionato al fabbisogno del nostro territorio, riducendo così il costo del personale e del servizio stesso.
Invece ci troviamo ad affrontare una situazione assurda in cui nonostante il costo elevatissimo di un servizio in proroga e nonostante la presenza di numerosi dipendenti part time, Monteco sembrerebbe assumere di frequente nuove risorse con contratti da sei ore, alla faccia dei precari che aspettano la stabilizzazione e dei cittadini che continueranno a pagare di tasca propria questa irresponsabile gestione del personale.
Una gestione che sembra non toccare minimamente la sensibilità del Sindaco Amante e dell’Assessore Dettù che restano inermi ed in silenzio davanti a tutto ciò, nonostante le varie sollecitazioni.
E menomale che dovevano andare oltre.