“L’impressione è che a questa Amministrazione non importi nulla del calcio e di tutto il mondo ad esso collegato”.
Cronaca/Politica/ di Pierluigi Mandorino segretario circolo PSI Galatina
L’impressione che abbiamo è che a questa Amministrazione non importi un bel nulla del calcio e di tutto il mondo ad esso collegato.
Da mesi, infatti, lo stadio comunale “G. Specchia”, sede della storica e gloriosa Pro Italia Galatina, versa in condizioni indegne e vergognose per una città blasonata come la nostra.
Dopo la chiusura dell’impianto, determinata da un atto dovuto dell’Amministrazione, nessuno si è attivato per darlo in gestione né si è provveduto alla manutenzione ordinaria che permettesse uno stato di conservazione ottimale. Curare il manto erboso e la struttura vuol dire preservare il valore economico, l’appetibilità e la dignità di un impianto che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello nel panorama calcistico provinciale, come testimoniato dal fatto che appena qualche anno fa la nazionale di calcio scelse proprio il Pippi Specchia come campo di allenamento in vista della partita di qualificazione che si sarebbe giocata a Lecce.
Oggi qualcuno, tra cui il consigliere De Pascalis, ha documentato con fotografie, che fanno male solo a vederle, lo stato di abbandono e di degrado in cui versa il terreno di gioco del campo sportivo. Erbacce e sterpaglie alte e secche che insieme a buchi e zone sconnesse rende impraticabile ed inutilizzabile il terreno di gioco. Un logoramento accelerato anche perché nei mesi scorsi il campo sportivo è stato utilizzato per qualche partita di Rugby che ha contribuito a dissestare un campo concepito per le partite di calcio.
A questo proposito all’Assessore Loredana Tundo, che ha subito garantito lavori di manutenzione, vorremmo chiedere: ma l’Associazione che ha utilizzato il campo sportivo per le partite di Rugby ha pagato i canoni dovuti al comune? Ma soprattutto, che senso ha spendere ingenti soldi pubblici oggi quando invece sarebbe costato di meno procedere con una periodica manutenzione ordinaria? E perché la cura del manto erboso dello stadio non è stata inserita nell’appalto per la cura del verde pubblico?
Molte domande andrebbero poste non solo in riferimento allo stadio Giuseppe Specchia, ma a tutti gli impianti sportivi comunali dati in gestione provvisoria a società sportive ed Associazioni di cui non è dato sapere se abbiano pagato regolarmente i rispettivi canoni e quindi se abbiano usufruito delle strutture legittimamente.
Le parole e le rassicurazioni dell’Assessore Tundo a questo punto non bastano. Anzi, quando dice che nelle prossime ore inizieranno i lavori di manutenzione del campo sportivo afferma qualcosa che potrebbe essere ancora più dannoso: una eventuale sistemazione e piantumazione dell’erbetta andrebbero fatte a settembre con il caldo ormai alle spalle. Diversamente iniziare i lavori di piantumazione dell’erbetta d’estate, con condizioni climatiche avverse, significherebbe sprecare forze e denaro.
Ma le parole non bastano anche perché troppo spesso abbiamo ricevuto rassicurazioni a cui poi non sono seguiti i fatti. Ciò è accaduto qualche mese fa quando a seguito della nostra interrogazione in cui chiedemmo se il tappetino d’asfalto irregolare di via Piazza Cesari e di Via Principessa Mafalda fosse provvisorio o definitivo, l’Assessore Tundo ci rispose che era provvisorio e che una volta assestatosi il terreno si sarebbe proceduto con i lavori di sistemazione.
Ad oggi, dopo mesi di assestamento, quelle strade sono ancora sconnesse e dissestate e dimostrano come spesso alle parole ed alle rassicurazione non seguono azioni concrete.
Quelle stesse azioni che gli sportivi di questa città si aspettano per recuperare lo stadio, le strutture sportive della città e delle frazioni, per rilanciare soprattutto il calcio in città in maniera seria e per dare un futuro ai nostri ragazzi, ai nostri tifosi ed alle nostre Associazioni sportive.