Cronaca/Politica/di Andrea Coccioli Segretario del Circolo PD di Galatina
Gentile sindaco Amante e gentile assessore Tundo, la vostra risposta arrivata tramite stampa dopo circa un anno di ritardo (ci aspettavamo anche, come è giusto che sia, una risposta alla nostra PEC) è carente di informazioni utili a comprendere fino in fondo la questione TRASFERIMENTO DEGLI UFFICI PRESSO L’EX TRIBUNALE.
La vicenda sta assumendo tratti grotteschi per non dire ridicoli, ma andiamo per ordine.
La delibera n. 101 del 7/11/2017 la conoscevamo e chi la legge si accorgerà del fatto che oltre ad annullare la gara in corso per l’adeguamento dell’immobile ex tribunale finalizzato al trasferimento degli uffici, null’altro definisce.
Da più di un anno chiediamo pubblicamente al Sindaco quali fossero le intenzioni dell’ Amministrazione circa l’utilizzo dell’immobile ex tribunale proprio perchè fino alla risposta dei giorni scorsi non c’era evidenza dell’impegno di questa amministrazione nell’utilizzo dello stesso.
Ora sappiamo che solo 6 giorni fa e precisamente in data 12 Luglio 2019, dopo ben quasi 2 anni, l’Amministrazione decide di dare mandato agli uffici di analizzare e valutare una nuova soluzione progettuale finalizzata al trasferimento degli uffici. (Dov’è la proposta?)
Ad ogni modo, prendiamo atto che le nostre sollecitazioni, hanno avuto effetto concreto e hanno fatto muovere chi di dovere nel rivalutare la possibilità dell’utilizzo dell’Ex Tribunale con un ritardo di circa due anni.
Ci chiediamo se il progettista che ha progettato l’intervento da svolgere e per cui si stava procedendo alla gara di affidamento dei lavori è stato ricompensato da questa Amministrazione e se questa Amministrazione non intende chiedere i danni al professionista sia pure per coerenza con le motivazioni accolte in delibera n.101/2017.
Vogliamo, ancora una volta ricordare al sindaco e all’assessore Tundo che trasferire gli uffici comporta una serie di vantaggi indiscutibili sulle casse comunali e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini che riproponiamo:
- Concentrare tutti gli uffici pubblici in un’unica struttura rende decisamente più agevole il rapporto tra cittadini e la pubblica amministrazione che eroga servizi. Le persone non saranno costrette a girovagare tra uffici pubblici ubicati in posizioni a volte diametralmente opposte all’interno della Città.
- Nessuna struttura pubblica è accessibile ai disabili. Con il trasferimento degli uffici all’Ex Tribunale tutti i disabili avrebbero ciò che li spetta per legge. Tutti gli attuali uffici sono posti a piani superiori e non sono forniti di ascensore.
- Trasferire gli uffici pubblici all’ex tribunale fa risparmiare. E’ abbastanza elementare capire che pagare acqua, gas, energia elettrica e servizi di guardiania e pulizia per un solo edificio è più economico che pagare le forniture e i servizi per cinque. Ed è semplice verificare che i risparmi sono di importi a sei cifre.
- I vantaggi sono anche per i dipendenti pubblici: un unico luogo di lavoro favorirebbe la relazione e la collaborazione fra gli stessi e aumenterebbe l’efficienza e la qualità del servizio prestato ai cittadini.
- Liberare gli edifici pubblici li rende disponibili ad essere messi sul mercato per trarne profitto e le casse comunali hanno tanto bisogno di entrate per gravare meno sulle tasche dei cittadini.
- Si potrebbero spostare gli uffici pubblici INPS e CENTRO PER L’IMPIEGO presso le strutture di proprietà comunale lasciate libere con introiti per il Comune di Galatina.
Facciamo presente che ad oggi sia gli uffici INPS che il CENTRO PER L’IMPIEGO sono collocati in strutture di privati cittadini che percepiscono un affitto. Per essere chiari, il Comune di Galatina, con il contributo di altri comuni (percepito?), paga un affitto di 33 mila euro all’anno per utilizzare il CENTRO PER L’IMPIEGO (ex Ufficio di Collocamento) di via Vallone angolo via Napoli.
Per il bene di Galatina e dei galatinesi vi chiediamo maggiore attenzione e coraggio nel fare tutto quello che può essere fatto per il bene della Città. Riscontriamo una certa lentezza nel decidere e nel fare delle scelte. Non vivete ogni cosa con il freno tirato. Serve vivacità, serve fare fatica e impegnarsi oltre il minimo sindacale. Forza e coraggio!!!!