Emessi 11 avvisi di garanzia. Il fenomeno parto cesareo dilaga sempre più nel Salento.
Il sostituto procuratore Carmen Ruggiero ha emesso 11 avvisi di garanzia per la morte di Anna Rita Vangeli, la 31enne di Galatina deceduta nelle scorse ore al reparto di rianimazione del Fazzi di Lecce, dove è stata trasportata d urgenza e in condizioni disperate dopo essersi sottoposta ad un taglio cesareo all’ospedale di Copertino.
Già ieri sera, lunedi 11, dopo la denuncia del marito della donna, sono state sequestrate le sue cartelle cliniche ed è scattata l’inchiesta. Venerdì il pm conferirà l’incarico per l’autopsia in vista della quale sono partiti gli avvisi di garanzia.
Una morte, questa della giovane gaklatinese che ripropone un problema già da tempo ampiamente discusso :quello dei parti cesari facili. I dati parlano di impennate nel loro numero a Casarano e Galatina, rispettivamente al 46,09 e 46,51%. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Fazzi di Lecce, che raggiunge quota 44,28%. superano la metà Gallipoli e Scorrano, come anche, finchè è stata attiva ostetricia, la clinica San Francesco di Galatina.
La spiegazione è che nelle strutture piccole l’organizzazione è più elementare e anche quando le gravidanze non presentano particolari problemi si preferiscono evitare complicanze per ridurre i rischi per il neonato. Per le donne è però un problema che si portano addosso anche nel futuro visto che, dopo il primo cesareo, sono costrette a ripraticarlo nelle gravidanze successive ed è un problema anche per le casse pubbliche: il taglio cesareo costa 2.457,72 €, quasi il doppio di quello naturale.