Cronaca/ di Ufficio Stampa Comune di Cutrofiano
Nel Comune di Cutrofiano, da Aprile 2019 ed a seguito dell’esperienza conclusasi nell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina ad Agosto 2018, è stata avviata la sperimentazione della Collaborazione Medico di Medicina Generale/Psicologo di Base.
La determinazione di alcuni dei MMG nel richiedere di essere affiancati dallo Psicologo all’interno dei loro studi medici è stata supportata tecnicamente dal Dr. Esposito, Direttore del Distretto Socio-Sanitario di Galatina, ma in particolare dalla volontà politica dell’Amministrazione comunale di Cutrofiano nella persona del Sindaco Oriele Rolli. Lo stesso ha, infatti, prontamente provveduto a garantire le somme necessarie all’avvio ed alla realizzazione della sperimentazione.
E’ la seconda volta che in Puglia si realizza questo progetto ed è anche la seconda volta, in Italia, che la Psicologa, coinvolta nella esperienza di collaborazione con i Medici, venga sostenuta da un Ente Pubblico.
Occorre qui ricordare che la sperimentazione del Modello della copresenza Medico di Medicina Generale/Psicologo di Base è basata sul lavoro pionieristico e ventennale del Prof. Luigi Solano dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il Professore ha promosso tale modello di prevenzione primaria, caratterizzato da brevità, gratuità per l’utente, rapidità e facilità di accesso. Allo stesso Prof. Solano si deve il merito delle attuali conquiste.
La dott.ssa Ornella Gidiuli, Psicologa e Psicoterapeuta, già coordinatrice della precedente sperimentazione di Ambito Territoriale Sociale, è presente per tre ore settimanali all’interno degli studi dei medici di medicina generale di Cutrofiano e, grazie alla stretta vicinanza e collaborazione con gli stessi professionisti, assicura ai pazienti:
- un ascolto che prenda in esame, oltre alla condizione biologica, anche la situazione relazionale, intrapsichica, sociale, di ciclo di vita della persona;
- l’intervento nelle prime fasi del disagio, quando non si sono organizzate malattie gravi e croniche sul piano somatico od organizzazioni intrapsichiche fortemente limitanti il funzionamento della persona, con conseguente riduzione dell’impatto sociale del suo disagio e dei costi per la comunità;
- la promozione ed il rafforzamento di stili e modalità relazionali tra medico e paziente più funzionali e che facilitano le fasi del processo di diagnosi e cura;
- eventualmente, in casi specifici, il corretto invio a Specialisti della Salute Mentale o ad altri Servizi Socio-Sanitari Territoriali.