Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Mi son sentita come un colpo al cuore, un mancamento.

Come se stessero portando via una parte di me, senza preavviso, all’improvviso.

Esattamente così mi son sentita, quando ho visto il bruco-mela fatto a pezzi e caricato a forza su un pesante automezzo.

Mi si son dapprima inumiditi gli occhi, poi non ce l’ho fatta più e sono scoppiata in un pianto dirotto che a oggi, ha avuto ancora solo l’inizio.

C’eravamo appena abituati e già del LUNA PARK non è rimasto più nulla o meglio,  rimasto solo un ricordo, un ricordo difficile da cancellare.

Quel LUNA PARK faceva ormai parte di me, è stato il mio NATALE, “le mie feste” ed ora insieme alle stesse, fuggiva via.

Lo abbiamo esibito con orgoglio e con successo, come una “cartolina illustrata” è stato la nostra idea vincente, la nostra identità, la nostra qualità.

Per me poi ha rappresentato il tocco magico a un magico Natale, mi ha fatto sentire a casa.

E’ mancata solo la neve, ma so che ci state già pensando per il prossimo anno.  

So per certo, che tanta gente è arrivata per l’occasione dai paesi vicini e lontani e tutti sono rimasti abbagliati dalla nostra idea.

E come non potevano!!!!!

Quel LUNA PARK così bello, così rustico e improvvisato, che ha lasciato un vuoto e un senso di malinconia intorno, è stato per il Paese uno tsunami di felicità.

E come qualcuno diceva: “la felicità non è un diritto, la felicità è solo una botta di culo”.

E’ noi, quella botta di culo, grazie a voi, ce l’abbiamo avuta.

Grazie a Dio.