Cronaca/di Redazione

Le scuole di ogni ordine e grado, le università, gli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni devono esporre presso gli ambienti aperti al pubblico ovvero di maggiore affollamento e transito le informazioni delle misure di prevenzione rese note dal Ministero della Salute e che di seguito si riportano:

1 Lavati spesso le mani

2 Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute

3 Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani

4 Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci

5 Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico

6 Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

7 Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate

8 I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi

9 Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus

10 In caso di dubbi non recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 o i numeri verdi regionali.

Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare nelle aree di accesso strutture del Servizio Sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, devono essere messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani;

i Sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle medesime informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie sopra elencate presso gli esercizi commerciali;

le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza devono adottare interventi straordinari di sanificazione;

i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate o le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sono sospese fino al 15 marzo 2020;

quanto alle procedure concorsuali, deve essere garantita in tutte le fasi del concorso una adeguata distanza di sicurezza.

Infine, chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni Italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini nella Regione Lombardia, di Vo’ nella Regione Veneto) deve comunicare tale circostanza al proprio medico di Medicina Generale ovvero Pediatra di libera scelta.

Tutti i cittadini che comunque rientrano in Puglia provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni sono invitati a comunicare la propria presenza sul territorio della Regione Puglia con l’indicazione del proprio domicilio al proprio medico di Medicina Generale ovvero Pediatra di libera scelta.

In tutti gli altri casi la comunicazione deve essere fatta ai Servizi di Sanità Pubblica territorialmente competente.