Cronaca/Politica/di Comunicato Stampa

“Le sentenze del TAR, la Xylella nel Barese, la Puglia ULTIMA in Italia per spesa aiuti europei… quando pensavamo che fosse impossibile fare peggio per l’agricoltura pugliese ecco che oltre al danno arriva anche la beffa, quella che fa anche più male della pessima gestione, del batterio e del maltempo!

Emiliano, ieri sera in un confronto con il Forum delle Famiglie, ha testualmente detto: ‘Da 4 anni la Xylella è ferma, caso vuole che io sono presidente da 4 anni’. Una dichiarazione che offende migliaia e migliaia di coltivatori, aziende agricole, frantoiani, vivaisti, operatori turistici, cittadini di un territorio che assistono, da anni, a questo scempio.

“In questi anni il batterio ha colpito oltre 18 milioni di ulivi, provocato danni per 1,6 miliardi. Quando Emiliano si è insediato gli ulivi compiti da xylella erano solo in alcune zone della provincia di Lecce, ma non attuando le misure di contenimento imposte dalla Comunità europea – così come non adottando il Piano di Monitoraggio degli ulivi leccesi ed andando dietro alle polemiche quotidiane – ha provocato il disseccamento di tutto il patrimonio ulivicolo in provincia di Lecce, consentendo così che il batterio arrivasse a Brindisi, a Taranto e oggi anche a Bari.

“Inoltre da quando Emiliano svolge anche il ruolo di assessore all’Agricoltura, il TAR ha prima annullato la graduatoria della misura 4.1.a, la più importante del PSR e, poi, ha annullato la circolare dell’Autorità di Gestione che cambiava inopinatamente e in corsa i criteri per la partecipazione ai bandi consentendo di posticipare la presentazione del Durc e della bancabilità a chi presentava la domanda.

“Infine, è di oggi l’ennesimo bollettino nefasto per la Regione: l’AGEA ci informa che al 31 maggio scorso la Puglia è sempre la PEGGIORE in Italia per avanzamento della spesa (quota nazionale e quota europea FEASR) pari al 31,75% notevolmente inferiore sia alla media nazionale al 47,00% che a quella delle Regioni meridionali al 41,43%.

Solo per capire l’entità del disastro facciamo qualche esempio: la Calabria 53,28%, la Campania 42,88%, la Sicilia 41,66% e la Basilicata 40,85%. Che al 31 dicembre sono a rischio disimpegno (vale a dire di restituzione) circa 319 milioni di quota pubblica e circa 193 milioni di quota europea. Aiuti che vengono persi per colpa di una gestione delle politiche agricole che non ha mai conosciuto un simile disastro. Una vera IATTURA!”