Cronaca/di Coldiretti Puglia
Anno nero per le api e per la produzione di miele in Puglia, con il crollo fino all’80% della produzione a causa della tropicalizzazione e di un clima pazzo che non dà tregua.
A denunciarlo è Coldiretti Puglia, secondo cui la sofferenza delle api è uno degli effetti dei cambiamenti climatici in atto che sconvolgono la natura e si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, trombe d’aria, tornado, gelate e violente grandinate.
La tropicalizzazione del clima – sottolinea Coldiretti Puglia – ha creato gravi problemi agli alveari con il maltempo che ha compromesso molte fioriture e le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre – spiega la Coldiretti – se lo mangiano per sopravvivere.
In Puglia il settore ha mostrato un grande dinamismo negli ultimi 10 anni, nonostante il difficile andamento climatico che ha determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’, mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso.
Per essere certi di portare in tavola miele ‘made in Italy’ occorre verificare – consiglia Coldiretti – con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
In quasi 10 anni, nonostante il clima pazzo, sono aumentate del 61,5% le aziende che in Puglia producono miele, un trend positivo che, eccezion fatta per Brindisi che non ha segnato alcun aumento, interessa tutte le province pugliese, con punte del 63,3% a Foggia e del 90% a Lecce, secondo quanto rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Camera di Commercio di Milano.
Rilevanti sono le importazioni dall’estero con quasi la metà di tutto il miele estero in Italia arriva da due soli paesi Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e la Cina con 2,5 di chili ai vertici per l’insicurezza alimentare, conclude Coldiretti.