Lettere/di Vito Lisi

Le spiego il perché, caro Direttore, di questa mia proposta volta a gratificare lo sforzo dato da questa Amministrazione per la manutenzione dei marciapiedi siti in via M. D’Enghen a Galatina.

Come tutti i cittadini del nostro amato Comune ben ricordano, una parte della suddetta via, in particolare quella che incrocia Corso Porta Luce, nota come l’angolo “de luturrione”, era piantumata con enormi alberi di pino che col passare del tempo sono stati eliminati, vuoi per sistemazione dei marciapiedi, vuoi per eventi naturali (pioggia e vento) che hanno abbattuto i pini.

Cosa strana però, quando si è intervenuto per il taglio degli alberi caduti per pioggia e vento, si è lasciato una piccola parte del tronco con le radici, per l’esattezza cinque.

Nei mesi scorsi è stata effettuata una nuova piantumazione nelle aiuole dove mancavano gli alberi, tra cui nelle cinque aiuole suddette, lasciando tronchetti e radici dei vecchi alberi di pino.

Se un giorno si decidesse di sistemare i marciapiedi di via D’Enghen (!!!!!) si andrebbe quasi sicuramente a rimuovere radici vecchie e alberi nuovi.

Comunque approfitto della missiva per segnalare ai nostri capacissimi Amministratori che i marciapiedi di Via D’Enghen,  nel punto che va dallo svincolo con via degli Eroi fino alla famosa “Rotonda” ormai sbiadita di Corso Luce,  sono impraticabili e pericolosissimi sia per i mattoni sconnessi che per le erbacce ormai alte quasi due metri.

A corredo del mio dire allego documentazione fotografica comprovante lo stato di degrado.

Cordiali saluti,

                         Vito Lisi

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Caro Vito,

mi trovi pienamente d’accordo. Bisogna sempre dare a Cesare quel che è di Cesare : “Reddite quae sunt Caesaris Caesari et quae sunt Dei Deo”. Lo si legge nei Vangeli.

Personalmente avrei istituito anche il premio “Taccariello D’oro” perché credo sia ingiusto escludere dalla premiazione anche il Dirigente ed il Funzionario al ramo.

Ricambio i saluti (p.z.)