Lettere/ di Luigi Vitis

Direttore,

sono una delle tante partite iva che stanno soffrendo a causa di questa pandemia, e che deve letteralmente inventare cosa fare di giorno in giorno per portare un piatto in tavola alla propria famiglia (e con due dipendenti in cassa integrazione che ancora non hanno ricevuto l’ultima mensilità dell’inps).

Le scrivo perché ho deciso di non leggere più il suo giornale, perché ogni volta che lo faccio mi viene il mal di stomaco. E’ successo anche in occasione del suo ultimo articolo, quello relativo all’assegnazione di un contributo di 130.000 euro da investire nel programma di interventi di messa in sicurezza del patrimonio comunale. Nel suo articolo lei scrive che “il dirigente Miglietta unitamente al RUP Mengoli invece di invitare a presentare la loro offerta un congruo numero di operatori economici, scelgono dal mazzo, a propria discrezione e volontà, la Ditta Franco srl di Caprarica”.

Nulla contro la ditta, sia chiaro, però mi chiedo: possibile che non ci sia un’azienda a Galatina alla quale affidare quell’incarico? Mi fa rabbia pensare che le aziende galatinesi, che pagano tasse e tariffe sui rifiuti (tra i più alti della provincia) al comune di Galatina, sono sempre più spesso escluse dall’assegnazione di incarichi assegnati dal comune. Ricordo ancora quell’affidamento di € 13.500 per un mese di lavoro ad una professionista di Taviano (letto sempre sul suo giornale).

Anche in questo caso non c’erano professionisti galatinesi? Perché si vuole fare crescere gli altri e non i galatinesi? Se poi penso che in piena pandemia, precisamente il 20 aprile 2020, quando tutti noi partite iva eravamo bloccati in casa a causa del loockdown, l’assessore Mauro, “supportato dal Sindaco Marcello Amante, ha promosso un tavolo di lavoro allargato ed aperto ad ogni contributo utile che si voglia aggiungere, con il fine di proporre, discutere, analizzare e realizzare un piano di rilancio dei settori del commercio e del turismo cittadini” (anche questo letto sul suo giornale), la domanda nasce spontanea: che fine ha fatto quel tavolo di lavoro? Che fine hanno fatto le buone intenzioni per rilanciare l’economia locale? Insomma, a parole tutti vogliono aiutare le aziende ed i professionisti galatinesi, ma quando c’è l’occasione per assegnare incarichi ecco spuntare le aziende ed i professionisti “stranieri”, che prendono i soldi e li spendono nei loro paesi.

Lo capiscono o no che per colpa di questa politica e di queste scelte, l’economia di Galatina sta sprofondando e i negozi stanno chiudendo? Basta fare un giro in centro per vederlo (ma forse i dirigenti non sono di Galatina e girano poco in centro). Le altre aziende vanno avanti e quelle galatinesi arrancano, e con esse il commercio galatinese. E poi ancora, l’associazione SOS Galatina che insieme ad altre Partite Iva della provincia di Lecce e non, ha organizzato lunedi 18 maggio, in piazza San Pietro a Galatina una manifestazione in cui rivendicavano l’assenza di un sostegno concreto a sostegno dell’economia, cosa pensano di questi affidamenti ad altre aziende non locali? Perché non protestano ora che il sostegno economico c’era ed è stato affidato ad aziende non galatinesi? Il tavolo di lavoro è sfumato, gli incarichi vengono dati alle partite iva di altri paesi, e nessuno protesta? L’opposizione (per dire, eh! so bene che non esiste, così come non esiste più il movimento 5 percento!) e le associazioni dei commercianti e degli artigiani che ci vengono a chiedere le tessere o di aderire alle manifestazioni, sono sfumate nel nulla?

Che strana Galatina, e che brutta questa politica: ci vengono a chiedere i voti con la promessa di far crescere galatina e poi fanno crescere gli altri! Forse qualcuno farebbe bene a dimettersi, a partire da chi ci governa…E per farmi passare la rabbia canticchio una vecchia canzone: Il Piave mormorò: NON PASSA LO STRANIERO!
P.S.: in città regna il caos totale, strade sporchissime e parcheggio selvaggio ovunque, anche sui parcheggi per disabili e sui passi carrabili del centro! Che vergogna! (non centra con l’argomento sopra trattato ma ci tenevo a far presente anche questo scempio tutto galatinese).