Cronaca/di Rosanna Verter

Chi mi conosce sa che, per indole, ho sempre visto, da buon capricorno, il bicchiere mezzo vuoto e non mi sono sbagliata neanche in questa occasione anche se, in cuor mio, ho incrociato tutto ciò che si poteva

incrociare, scaramanticamente parlando, ed ho atteso il responso dato all’interrogazione dei consiglieri di minoranza (F. Sabato, P. Carrozzini, P. Pulli, G. De Pascalis, M. De Paolis e G. Spoti) che hanno condiviso lo stato di necessità del Circolo Cittadino Athena, sia a parole che con i fatti.

A rispondere all’interrogazione consiliare è stato delegato, e non ho capito perché, l’assessore Mauro e non l’assessore Dettù. Ma questi sono gli enigmi di chi di politica non ci azzecca.

La risposta è stata una delusione cocente proprio perché data con glacialità da parte di colui che credevo deputato a difendere la cultura, considerato che tra i suoi hobby vi è una bella scrittura in versi, tant’è che un suo componimento poetico è stato premiato in una edizione del “Premio Letterario Athena” dei primi anni ’90.

Ciò che ha detto (e per chi non avesse seguito, e capito la sua risposta è stato inviato un comunicato stampa ai giornali on line), per me è molto grave ed offende non solo l’intelligenza e la cultura dei consiglieri di minoranza ma soprattutto di chi frequenta il Circolo Cittadino Athena, tacciandolo e riducendolo ad un mero luogo di ritrovo per giocare a carte o a biliardo o ad organizzare i corsi di bridge, come una bettola qualunque o, addirittura, una bisca.

È pura follia.

È non voler vedere oltre il proprio naso. Non credo che in tutto ciò che ha detto “concorderemo tutti”. È solo un suo pensiero. Ha avuto parole di elogio e di stima per altre non ben identificate associazioni (ma intuibili!) ed ha affossato il Circolo Athena paragonandolo ad un puro ricettacolo di pochi amanti delle carte e del biliardo.

Ovviamente per questo tipo di attività non si può parlare di cultura. Ciò che è ancor più grave emerge dalla chiusura del suo intervento, in cui consiglia ai soci del Circolo di cambiare il direttivo per affermare la propria valenza culturale.

Quindi il problema, egregio assessore, è rappresentato da persone che non le aggradano e che quindi non hanno idee propositive come le altre associazioni che lei ha elogiato per le iniziative di spessore? Ma quali sono, secondo lei, le iniziative di spessore che danno lustro alla città? Qual è il metro di misura per dire se un evento, un progetto, un’idea è di grande spessore o meno? Chi lo decide? Attende fiducioso cosa?

Che il Circolo Cittadino Athena organizzi il carretto delle tarantate, i complessini in piazza, i concerti in chiesa? Solo allora  saremo di spessore?  Sono questi i suoi traguardi? Ben misera consolazione!

Quindi, deduco che per lei gli undici anni di Premio letterario Athena e relativa pubblicazione dei “Quadernetti di Athena”, i sedici anni del periodico “Il filo d’Aracne” non sono di spessore, vero assessore?

Mettere a disposizione, di chi ne fa richiesta, uno dei quasi 1.500 libri che compongono la biblioteca del circolo, non è di spessore, vero assessore?

Avere negli anni passati (prima della crisi economica), organizzato viaggi d’istruzione in vari paesi europei, escursioni in Puglia e Basilicata, non è di spessore, vero assessore?

Avere organizzato una borsa di studio “Giuseppe Greco”, concerti musicali per piano, violino e chitarra, concorsi di fotografia e pittura, presentazione di libri, conferenza a carattere medico-scientifico-sociale, non è di spessore, vero assessore?

Distribuire gratuitamente alle varie scuole galatinesi e non solo, alle edicole, ai bar, in alcuni centri commerciali la nostra rivista, non è di spessore, vero assessore?

Avere organizzato attività ludico associative, come i tornei di biliardo (ci sono addirittura le Olimpiadi del biliardo), i tornei di bridge (anche questi di fama internazionale e con tanto di Olimpiadi), 19 edizioni della “Festa della Pentolaccia”, le uscite fuori porta (per gli associati va bene anche questo), i corsi di Latino, Greco e Inglese, completamente gratuiti, non è di spessore, vero assessore?

Essere fortunati di avere un’associazione socio-culturale, nella quale ci credono in tanti, che opera da ben 54 anni in città e che purtroppo sta per chiudere i battenti, è questo di spessore, vero assessore?

Avere una amministrazione che elogia alcuni e affossa e denigra il circolo Athena è di spessore, vero assessore?

Continuare a vivere sonnacchiosi è triste ma vero, e lei assessore cosa sta facendo per smuoverlo questo torpore, perché, di fatto, non può negare che c’è.

Covid a parte.

Però, assessore vorrei capire, se mi consente, perché solo capendo si entra forse nelle sue grazie: se riprenderà il Premio letterario Athena, a cui lei ha partecipato, saremo di spessore? Ah già! Altri tempi, e non era un concorso di spessore, vero assessore?

È facile condannare ed assolvere quando si pontifica. Anime belle!

No, grazie, assessore ed amministrazione tutta. Si va avanti da soli, come sempre del resto è stato, attendendo, a breve, tempi migliori e confidando soprattutto in quella semplice attenzione che molti cittadini, sentendosi responsabili civilmente e culturalmente, si stanno adoperando a salvare il Circolo Athena, nella speranza di poter scongiurare una definitiva chiusura.

Mi creda, assessore, non ci guadagniamo in termini economici, ci guadagniamo in termini di solidarietà, di impegno comune, di partecipazione per vivificare ed elevare, anche se di pochi centimetri, il tenore culturale della nostra amata città, e inoltre per rafforzare ciò che Lei, con molta leggerezza, incompetenza e, forse anche, con un pizzico di invidia ha tentato di affossare.

Delusione! Tanta delusione nell’apprendere la vostra decisione di tagliare i ponti con un’associazione che ha dato lustro per tanti anni in campo nazionale alla nostra città e che ha annoverato tra i tanti presidenti del Premio letterario Athena, personaggi illustri nel mondo letterario italiano, come i prof. Donato Valli, Aldo Vallone, Ennio Bonea, Antonio Giannone, Gino Pisanò, Rosario Coluccia, Piero Giannini e, dulcis in fundo, Mons. Antonio Antonaci, Donato Moro, Paola Calabro, Salvatore Ferrol, Carlo Rizzo.

Ma forse anche questi illustri uomini tra una premiazione e l’altra si son messi a giocare a carte oppure a biliardo o addirittura a bridge!!!

Ma sì!… È inutile stare dietro a un’associazione che in fondo ha badato solo a far crescere Galatina e nulla di importante ha fatto per farla scivolare nel baratro dell’anonimato.

Cosa vogliamo farci… così va il mondo… qui a Galatina!