Sport/Volley/di Piero de lorentis

Meno di due settimane e poi il campionato nazionale di pallavolo di I livello di serie C prenderà il via. Con una preparazione fisica approssimativa, dovuta ai

ripetuti divieti governativi somministrati a singhiozzo prima, e all’atavico problema dell’indisponibilità delle palestre scolastiche (soprattutto quelle ricadenti sotto asset provinciale) poi,i ragazzi under 19 del duo Dicillo-Noia si avvicinano al battesimo agonistico.

Si, perché è quasi un anno che l’attività competitiva langue, soffocata dall’epidemia, e con essa passioni e rivalse di una gioventù sportiva mutilata dalle doverose restrizioni in materia di salute pubblica.

La data del 13 febbraio, inizio del campionato, è alle porte ma potrebbe subire un ulteriore contenuto slittamento se, alla scadenza ultima del 05 febbraio, ci fossero rinunce di partecipazione da parte di alcune società che,comunque, non subirebbero sanzioni.

Rimarrebbe di competenza della Commissione Gare, quindi, riformulareeventualmente i calendari nel rispetto delle deliberazioni della Presidenza Federale, che ha inteso validare i campionati subordinandoli almeno alla disputa di 10 gare.

E non solo. L’introduzione del blocco delle retrocessioni ha eliminato la fase playout, tenendo in piedi i vari stadi dei play off per definire le promozioni in serie B e i campionati di categoria per l’avvicinamento alle fasi regionali e nazionali.

Campionati la cui obbligatorietà di svolgimento, per la sola serie C,è stata revocata alla luce delle mancate concessioni delle palestre ma che non escludono l’avvio degli stessi,anche in una formulazione più contratta, legata a consensi di più vaste adesioni.

Insomma siamo alla vigilia di uno start che vuole essere soprattutto uno scaccia incubo per i tanti atleti fermi ai box, desiderosi di riassaporare una “normalità” che, seppur priva di un contorno importantissimo come il pubblico, consentirà loro di riprendereconfidenza con questa disciplina.

Da poco più di due settimane l’organico a disposizione di misterDicillo,monitorato nella preparazione fisica da Andrea Blasi, è alla ricerca di un assetto base che sia giusto il compromesso tra un nucleo ben collaudato di under 17 della passata stagione e l’innesto di nuovi atleti molto promettenti.

Non sarà facile per la maggior parte di loro il passaggio a livelli di maggior difficoltàtecnica, ma cimentarsi con squadre esperte e costruite per il gran salto sarà sicuramente stimolante.

Per le due competizioni,serie C ed U.19,il tecnico barese potrà contare su una base di quindici elementi che avranno l’opportunità di trovare la collocazione più idonea su uno dei due fronti e maturare esperienze funzionali per la squadra maggiore.  

Ne è convinto il presidente Corrado Panico, fautore sin dalla passata stagione di una linea verde che dia maggior visibilità ai giovani del vivaio, il quale conferma la bontà della scelta societaria: “Ribadisco che questa decisione operativa, nata in tempi non sospetti allo stop delle retrocessioni, possa solo far del bene al movimento della pallavolo e all’ OLIMPIA  S.B.V. GALATINA.

La cura del settore giovanile è di primaria importanza per un club: rappresenta il serbatoio a cui può attingere la prima squadra qualora ci fossero dellepotenzialità emergenti e che necessitano di una crescita graduale ed attenta. Ed ecco allora che affidare il comando a tecnici qualificati, e che soprattutto condividono questa politica, è il miglior viatico per la formazione degli atleti e per i traguardi sportivi che tutt’insieme intendiamo raggiungere”.

Questo l’organico a disposizione di Giuseppe Dicillo e Maria Chiara Noia, coadiuvati nell’ organizzazione dai dirigenti responsabili di settore,Zaira Gemma e Sergio Carrozzini.

Liguori Simone, Murrone Mirko, Cafaro Pierpaolo, Battistoni Luca, Grande Francesco, Esposito Marco, De Matteis Lorenzo, Carrozzini Andrea, Lerrario Andrea, Pepe Stefano, Siclì Alessandro, Arcadi Marco, Luceri Antonio, Conoci Antonio, Conoci Francesco, De Pascalis Andrea.