Lettere/di Marco De Matteis

Gentile direttore,

Ringrazio i firmatari (i consiglieri comunali Carrozzini, De Pascalis, Pulli e Spoti) della lettera che mi chiama in causa per un post condiviso a mezzo Facebook, pubblicato dopo qualche ora dalla fine dell’ultimo Consiglio Comunale. E mi rivolgo a loro e a lei con questa mia breve replica.

Il mio post su Facebook è abbastanza chiaro, non c’è bisogno di spiegare nulla. Ma dal momento che per qualcuno non è stato così, mi ritrovo a doverlo fare, tristemente ma opportunamente, perché non mi sono mai tirato indietro.

Cito testualmente l’intervento del consigliere Michele De Paolis, che nel mio post su Facebook inneggio a sindaco naturale della mia città:

-Come dinno tutti

-Sono un libero professionista, disoccupato e felice

-Roba de asilo

-A prescindere tutto

-Attacchi a livello personali

-Se era successo quello che speriamo non è successo

-Se si era trovata una persona oggi stavamo a piangere tutti

Tutto questo in un Consiglio Comunale in cui i membri della minoranza si riscoprono amanti della cultura chiedendo a gran voce il sostegno al Circolo Athena. E arrabbiandosi, addirittura, perché l’assessore alla Cultura non risponde. Peccato che l’assessore al ramo, quello con delega all’associazionismo, sia Nico Mauro, che infatti ha preso la parola. Ma questa è un’altra storia.

Ascoltando l’intervento incriminato mi chiedo e chiedo a lei direttore: Chi altro se non lui? Chi altro può essere il mio sindaco? Con buona pace di Amante che se ne farà una ragione.

Arrivo a conclusione, direttore, chiedendole che idea di cultura hanno i consiglieri che si indignano per un post ironico su Facebook, ricordando che la satira è tutelata della nostra Costituzione, e non per un loro collega che in due minuti di intervento si esprime come indicato prima?

Le Istituzioni si rispettano anche con l’uso corretto della lingua italiana. Le Istituzioni si rispettano sempre e comunque, e chi è chiamato a sedere sui banchi che rappresentano Galatina e i galatinesi non può dire “Roba de asilo”. A meno che l’espressione “Roba de asilo” non abbia un significato che in questo momento io non riesca a cogliere. Limite mio, in quel caso.

Questo mi interessava chiarire, direttore, e visto che viene tirato in ballo il sindaco Marcello Amante, le ripeto che il post è unicamente da riferirsi alla mia persona. Mi assumo piena responsabilità delle parole usate, avendo studiato l’articolo 21 della Costituzione, che non sto qui a citare perché sono sicuro che lo conosca abbastanza bene.

Chiedo a lei direttore, infine, ma Giampiero De Pascalis che si irrita per il mio post è lo stesso che al minuto 1.36 del video incriminato (allego foto) fa fatica a trattenere le risate, dovendo addirittura chiudere il naso per frenare l’entusiasmo?

La saluto e la ringrazio per lo spazio

Marco De Matteis

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Egr. Collega,

Condivido larga parte di ciò che scrivi e altro avrò prossimamente da aggiungere. Ricambio i saluti.