Cronaca/di p.z.

Preciso come la scadenza di una cambiale il Consorzio del Teatro Pubblico Pugliese ci ha presentato il conto da pagare per il nulla che ci offre e di cui beneficiamo.

Un traccheggio cominciato dal lontano 2013 e dal 2013 continuiamo a pagare 5.312 euro l’anno a questo carrozzone-parcheggio di amici degli amici.

Ma se nei primi anni, pur dovendo sorbire una pessima minestra a caro prezzo (20-30 mila euro di deficit da ripianare ogni anno), qualcosina veniva fatta da un lustro a questa parte sono stati, e continuano ad essere soldi letteralmente buttati via.

E siamo masochisti due volte. La prima perchè continuiamo a pagare il nulla e la seconda perché paghiamo il nulla pure più del dovuto.

Bisogna infatti sapere che la quota associativa viene determinata in base al numero di abitanti della città. Per ogni abitante, compresi lattanti, anziani, indigenti e morti, (avete letto bene… morti) paghiamo 0.16 cent. più Iva, e paghiamo, chissà per quale ancestrale arcano (è quanto si ricava dalla lettura della determina della Direzione Politiche Sociali e Promozione Culturale n. 56 del 1° febbraio 2021) in base ai dati censuari del 2011.

Ebbene nel 2011, fonte ISTAT, Galatina contava 27.214 abitanti. Il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese applicando le sue tariffe su detto quantitativo di popolazione ha determinato la quota associativa a carico del nostro Comune in 5.312 euro annui.

Dal 2011 al 31 dicembre del 2019, ultima data utile fonte ISTAT, Galatina ha perso circa 1000 abitanti, infatti la popolazione è scesa a 26.201 e sicuramente nel 2020 si sarà ulteriormente abbassata, ma per il Teatro Pubblico Pugliese e per la Direzione Promozione Culturale restiamo sempre 27.214.

Per i cittadini, dunque, non solo il danno pure la beffa.