Cronaca/Attualità/di Redazione
Ci risiamo. Creditori, o presunti tali, ci riportano in Tribunale per farsi riconoscere la titolarità di un loro diritto di credito e farci pagare il dovuto.
L’atto di citazione porta la firma di Banca Farmafactoring s.p.a. e con esso ha chiesto al Tribunale di Lecce l’accertamento e la declaratoria della titolarità del diritto di credito nei confronti del Comune di Galatina della complessiva somma di € 45.841,41 oltre interessi di mora, ulteriori interessi anatocistici ed un importo forfetario a titolo di risarcimento danno.
Il titolo del credito deriverebbe dalla cessione, a Banca Farmafactoring, di crediti vantati nei confronti del Comune di Galatina da vari fornitori, in particolare da Lake Securitisation s.r.l., Eni Gas e Luce s.p.a., Eni s.p.a.,
Edison Energia s.p.a. e Telecom Italia s.p.a.
In fase di istruttoria, al fine di acquisire gli accertamenti dei
competenti Uffici comunali, dalla documentazione agli atti (e questo è preoccupante perché ricorda come, sempre da documentazione agli atti, vantavamo 2 milioni di crediti nei confronti della CSA e poi sappiamo come da creditori finì che diventammo debitori di 475.000 euro) è emersa la necessità di resistere alla citazione in giudizio in quanto sarebbe risultato inesistente il diritto di credito vantato.
Pare un amarcord dei tempi eroici che furono quando per mancato pagamento ci tagliavano persino le utenze degli immobili comunali. Pensavamo fossero ormai cose da libro dei ricordi ed invece ecco a ritrovarci nuovamente in Tribunale per difenderci dall’accusa, per il momento soltanto presunta, di non aver onorato i nostri debiti.
Con l’atto deliberativo di Giunta comunale n.100 del 4 maggio 2021 è stato stabilito di costituirsi in giudizio innanzi al Tribunale di Lecce conferendo all’Avvocatura civica i poteri più ampi a tutela delle ragioni del Comune.