Cronaca/Politica/di Gruppo Consiliare Regionale Fratelli D’Italia
Con una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, i consiglieri regionali facenti parte del gruppo di Fratelli D’Italia accusano i criteri e metodi con i quali vengono assegnati posti di alta dirigenza nella Regione Puglia.
” Sig. Ministro – scrivono i consiglieri regionali Ignazio Zullo, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola – da sempre ha profuso il Suo impegno politico credendo in un termine riguardo alla PA: efficienza.
Ultimamente ha avuto modo di affermare: “Nella scheda sull’Italia dal rapporto ‘Going for Growth 2021’ l’OCSE scrive a chiare lettere che l’efficienza della PA è priorità essenziale per la ripresa”.
Noi ne siamo convinti ma Lei crede che l’efficienza nella Pubblica Amministrazione si realizzi puntando su criteri meritocratici o sull’appartenenza a questo o quel partito o peggio ancora scegliendo e nominando in posti di alta dirigenza soggetti legati a questo o quel politico candidati non eletti alla carica di consigliere regionale a supporto del Presidente eletto che ne decreta la nomina a Capo Dipartimento?
Non sembri irriverente la domanda, la poniamo con dovuto rispetto illustrandoLe ciò che qualche giorno fa è avvenuto in Puglia: c’è stato un bando per la nomina dei Capi Dipartimento della Regione – soggetti che per natura del ruolo sono chiamati a coordinare dirigenti apicali – al quale partecipano oltre 600 persone i cui curricula sono compatibili con i requisiti previsti dal bando, perché (è bene purtroppo dirlo) era redatto a maglie troppo larghe, di qui l’ampia partecipazione. Ebbene, la scelta del Presidente Emiliano è ricaduta su alcuni Capi Dipartimenti uscenti, ma di fiducia, che vengono riconfermati. Altri uscenti vengono defenestrati, nonostante siano sempre stati valutati al 100% delle performances lavorative e altri vengono nominati ex novo. Fra vecchi e nuovi ci sono, comunque, candidati che vengono scelti per motivi che noi consideriamo distanti anni luce dalla meritocrazia:
1) al Dipartimento Agricoltura viene riconfermato e quindi premiato (inspiegabilmente) colui che ha diretto il settore più devastato dalla Regione Puglia proprio negli ultimi anni, il dirigente che è co-responsabile di aver fatto diventare la Puglia, per il 2019 e 2020, l’ultima Regione non in Italia ma in Europa per l’utilizzo dei fondi europei (PSR), l’unica Regione ad aver bisogno per due anni consecutivi di una deroga per non perdere ingenti risorse europee;
2) alla Comunicazione Istituzionale è stato scelto un avvocato con esperienza di Assessore della prima giunta di Emiliano sindaco, poi di Vicesindaco di Taranto, indicato dal presidente Emiliano, del quale è stato coordinatore delle liste civiche regionali sia nelle Regionali del 2015 sia nelle Regionali 2020, nonché consigliere politico;
3) al Dipartimento ai Trasporti è stato scelto un avvocato con esperienza di Sindaco in un Comune barese con numero di abitanti superiore a 15 mila, ma soprattutto con grande esperienza nelle segreterie di partito con diversi ruoli, candidato alle regionali del 2020 (non eletto) viene supportato in campagna elettorale e dopo dal Ministro Speranza;
4) al Dipartimento al Welfare è stato scelto un avvocato che nel curriculum elenca alcune consulenze giuridiche, l’ultima delle quali al servizio del gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle nella legislatura 2015-2020 quando il movimento era all’opposizione di Emiliano. In questa legislatura è passato in maggioranza ottenendo in cambio l’assessorato al Welfare e oggi, guarda caso, anche il capo Dipartimento va in quota 5 stelle;
5) al Dipartimento Ambiente-Urbanistica è stato scelto un funzionario regionale dal cognome e parentela importante, è fratello di un autorevole sottosegretario del governo Draghi.
Lei ha avuto modo di dichiarare altresì che il varo di riforme che puntano sull’efficienza lo si deve a cittadini e imprese, che meritano servizi migliori, e a tutti i dipendenti pubblici che ogni giorno servono lo Stato con disciplina e onore.
Bene, Le chiediamo sommessamente:
1) Crede che tali pratiche diano credibilità alle istituzioni e alla PA?
2) Crede che soggetti nominati in tal modo motivano la crescita, l’abnegazione e la motivazione dei dipendenti della Regione e dei Dirigenti di Sezione che giorno servono lo Stato con disciplina e onore?
3) Crede che cittadini ed imprese possano sentirsi garantiti dall’imparzialità dell’azione amministrativa?
La ringraziamo per l’attenzione e La salutiamo cordialmente”.