Cronaca/Attualità/Gli Studenti del progetto
“MEGAzine2030”
dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce

Ci stanno lavorando in DAD da mesi, hanno ideato il progetto con piena cognizione di causa e sono decisi ad andare avanti, fino in fondo, anche durante l’estate.

Sono le 17 studentesse e studenti della classe 2° Sperimentale Quadriennale dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce, i quali hanno appena pubblicato e reso fruibile il sito web con la prima stesura del loro nuovo progetto. L’hanno battezzato “MEGAzine2030” e ha come obiettivo quello di ideare azioni concrete e iniziative in grado di sensibilizzare e incentivare i giovani a diventare proattivi in merito ai 17 goal dell’ormai nota “Agenda 2030”.

L’idea del progetto è nata quasi per caso. Dopo aver svolto un ‘normale’ esercizio assegnato durante le ore di compresenza delle materie Francese e Informatica, basato sulla realizzazione di brevi presentazioni in Powerpoint, bilingue, dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, i ragazzi si sono scoperti affascinati e sensibili a molti dei temi trattati, soprattutto relativi all’istruzione, alla povertà, alla parità di genere e all’eco-sostenibilità, e quindi hanno deciso di approfondire la cosa e dare vita ad una vera e propria startup sociale da portare avanti per tre anni, fino agli esami di Stato, alla fine del loro quarto anno (ricordiamo che si tratta di un indirizzo sperimentale di diploma in 4 anni).

Hanno ideato il nome, hanno progettato il logo (un occhio dalla pupilla iridata), hanno scelto le grafiche ed i colori caratteristici del progetto (verde e azzurro), hanno progettato e pubblicato il sito web (www.megazine2030.org), hanno creato i profili e le pagine sui social network (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube) e hanno persino coniato un intrigante gioco di parole per definirsi, ossia “Giovani impegnati a rendere impegnati i giovani”.

Sicuramente le storie di attivismo di giovanissimi nel mondo (come quella di Greta Thunberg) li hanno ispirati e spronati a darsi da fare ma hanno anche dei precedenti nella loro stessa scuola da cui attingere ispirazione e esempio, parliamo ad esempio del movimento anti-bullismo “Mabasta” e delle intriganti azioni in tema di eco-sostenibilità degli “ECOisti”.

Il sito web è interamente progettato e scritto dagli studenti in linguaggio Html (lo studiano già dal primo anno), ogni giovane componente della classe ha scelto uno dei diciassette obiettivi su cui specializzarsi, a breve il sito prevedrà anche le versioni in Inglese e Francese (hanno già iniziato le prime traduzioni) e ora si stanno impegnando nella loro prima sfida importante, ideare tre nuovissimi format con cui portare il loro progetto il prossimo autunno nei tre gradi delle scuole (elementari, medie e superiori) allo scopo di interagire con giovani e giovanissimi del territorio, informarli e formarli sui temi dell’Agenda 2030 e, possibilmente, responsabilizzarli e renderli protagonisti attivi del cambiamento, anzi dei 17 cambiamenti.

I 17 giovani autori che hanno ideato e realizzato il progetto sono Amire Abida, Daniele Bevilacqua, Luigi Carratta, Diego Cellamare, Luna Civitale, Massimo Flaminio, Morgan Greco, Riccardo Magno, Biancamaria Manca, Francesco Pio Manca, Stefano Morello, Ugo Olivieri, Alessia Petino, Andrea Petruzzi, Gabriele Sabato e Aleandro Sicoli.

Mentre i docenti che seguono i ragazzi nei diversi ambiti sono Elena De Pandis (lingua italiana), Maria Grazia Morelli (lingua inglese), Federica Nuzzaci (lingua francese), Angelo Petracca (diritto e legislazione), Antonio Maci (economia green e circolare), Cristina Elide Micheli (scienze, biologia e eco-sostenibilità), Elisabetta Marulli (geografia e geopolitica) e Daniele Manni (informatica, social network e tecnologie).

Molto orgogliosa la dirigente della scuola Addolorata Mazzotta che, ancora una volta, si è complimentata con i suoi ragazzi e con i docenti, non solo per la qualità del lavoro svolto ma anche per la scelta di un tema così importante e impattante come l’Agenda 2030 e che ben si è prestato a coinvolgere così tante discipline e aree di interesse.

Cosa aggiungere se non un grande e forte “in bocca al lupo” a questi ragazzi e un “grazie” per ricevere ancora una volta dai giovani una lezione di maturità e di impegno civile.