Cronaca/Attualità/di Coldiretti Puglia

Il ritorno del rito del cappuccino al bancone nei quasi 5mila bar in Puglia è festeggiato da residenti e turisti che si preparano alle prime vacanze 2021 con la riapertura dell’attività di ristorazione al chiuso e l’alleggerimento delle restrizioni dovute all’emergenza Covid.

Lo rende noto la Coldiretti Puglia in occasione del Milk day, la Giornata mondiale del latte istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite che si celebra il 1° giugno proprio in coincidenza con la riapertura del servizio al bancone a e al tavolo al coperto nella ristorazione in tutta Italia.

Una eccellenza del made in Italy rappresentata da 1400 aziende – aggiunge Coldiretti Puglia – con 60.000 vacche da latte che garantiscono latte di alta qualità, con una produzione lorda vendibile pari a 160 milioni di euro.

“Con il via libera al consumo di colazioni, apertivi e pasti al coperto a pranzo e cena riaprono 22mila ristoranti, pizzerie, gelaterie e mense non dispongono di spazi all’aperto, salvando oltre 80mila posti di lavoro,  e si prospetta una estate a tavola da 2,5 miliardi di euro spesi da italiani e stranieri con i 900 agriturismi pugliesi che finalmente potranno tornare a far gustare negli ami spazi all’aperto, ma anche nei locali al chiusi di straordinaria bellezza i piatti tipici della tradizione contadina”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Una nuova opportunità per italiani e turisti che sono tra i più entusiasti consumatori del cappuccino in tutte le ore della giornata durante le vacanze. Il latte fresco, intero di alta qualità, lavorato al vapore per creare la tradizionale schiuma cremosa che lascia i baffi bianchi sotto il naso, con la possibilità di creare anche vere e proprie creazioni artistiche è la base principale – afferma la Coldiretti – per un cappuccino all’italiana che sta vivendo un vero e proprio boom mondiale sulla scia anche dell’espansione delle grandi catene del caffè come Starbucks dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna dove la colazione all’italiana prende sempre più piede. Infatti nel corso del 2021 il consumo di caffè nel Regno Unito raggiungerà 91,1 mila tonnellate, superando il tè sotto la spinta del boom del cappuccino che sta modificando il tradizionale “English breakfast” a base di the, uova e pancetta, spiega la Coldiretti sulla base delle previsioni di Euromonitor. Inizialmente – continua la Coldiretti – il cappuccino era una bevanda consumata prevalentemente a colazione ma in Nordamerica e in molti paesi europei come la Germania, l’Olanda, il Belgio e il Regno Unito si è diffusa anche l’abitudine di consumare il cappuccino dopo i pasti e in altri momenti della giornata.

Un comparto strategico che – precisa la Coldiretti regionale – rischia di essere danneggiato dalle troppe fake news che vengono diffuse sul latte. La vulgata tra gli internauti vuole che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro

Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

“L’etichettatura obbligatoria è divenuta una infallibile cintura di sicurezza per i nostri allevatori – conclude il presidente Muraglia – che devono poter competere alla pari e per la salute dei nostri consumatori debbono poter scegliere in maniera consapevole quello che acquistano e mangiano”.

Un altro grande falso che si può trovare in rete è che con il latte si ingeriscono sostanze inquinanti e ormoni mentre latte, yogurt, formaggi e burro sono assolutamente sicuri e salubri perché soggetti a rigidi controlli e l’uso di ormoni è vietato in Italia e in tutta Europa. Come è altrettanto falsa – evidenzia Coldiretti – l’informazione che il consumo di latte aumenti il rischio di osteoporosi “rubando” calcio allo scheletro infatti proprio i prodotti lattiero caseari sono una fonte privilegiata di calcio, sia per la notevole quantità presente che, soprattutto, per la sua “biodisponibilità”. I falsari dell’informazione – conclude Coldiretti – sostengono poi che il latte sarebbe nemico del cuore e delle arterie mentre proprio il suo consumo influisce positivamente su ipertensione e diabete.