Cronaca/Attualità/di Coldiretti Puglia.
L’ondata di afa, con le temperature che superano i 40 gradi, e la siccità perdurante da 3 mesi hanno seccato la terra, con l’irrigazione di soccorso continua per gli oliveti, i vigneti, gli ortaggi e la frutta con un aumento esponenziale dei costi, mentre le riserve idriche sono calate di 9 milioni di metri cubi d’acqua in 7 giorni.
E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, sulla base dell’Osservatorio nazionale di ANBI, con la siccità che rappresenta l’evento climatico avverso più rilevante per l’agricoltura con un danni stimati in media dalla Coldiretti Puglia in 70 milioni di euro l’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2021 divenuto rovente con ortaggi e frutta scottati nelle campagne, oliveti e vigneti e gli animali nelle stalle in stress idrico. Continua a scarseggiare l’acqua per la mancanza di piogge, ma anche per l’erogazione a singhiozzo dei pozzi dove sono segnalati frequenti disservizi. L’allarme siccità scatta in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, secondo l’analisi Coldiretti sui dati del Noaa relativi ai primi cinque mesi ma la situazione preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell’anno.
Sono 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile nell’ultimo quinquennio che non sono stati utilizzati dai Consorzi di Bonifica commissariati – denuncia Coldiretti Puglia – per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, con 39 miliardi di euro di fondi della PAC 2021-2027 e della Next Generation EU per le risorse idriche e la tutela del territorio, oltre ad ulteriori risorse dai fondi di sviluppo e coesione, che vanno strategicamente impiegati in Puglia.
“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la politica irrigua in Puglia. Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare. Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Coldiretti ha presentato un grande piano di manutenzione straordinaria della rete idraulica, con 729 progetti cantierabili da inserire nel Recovery Plan e che garantirebbero quasi 12.000 posti di lavoro, grazie ad un investimento di circa 2 miliardi e 365 milioni di euro. Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta, tra l’altro, alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030.