Cronaca/Politica/di Paola Carrozzini consigliere comunale Lista Carrozzini.
In data 6 ottobre 2021 è stata pubblicata dall’Assessore Palumbo, una nota di chiarimento a proposito del Trasporto Disabili, argomento di un mio precedente articolo.
Si legge in apertura della nota “ritengo sia necessario fornire informazioni precise e aderenti alla realtà dei fatti”.
Quello che forse non è stato colto dai miei scritti antecedenti, è che le considerazioni riportate sono la pura testimonianza di genitori di bambini disabili. Pertanto credo che l’aderenza alla realtà dello stato delle cose sia stata ampiamente rispettata.
Mi vedo costretta a contestare le dichiarazioni dell’Assessore laddove parla di chiarezza di informazioni all’utenza, di sito internet, di pagina Facebook, di Carta dei Servizi, di disponibilità e accoglienza da parte degli uffici preposti.
Andando a curiosare sul sito www.ambitozonagalatina.it, nel tentativo di capire di quale tipo di servizio di trasporto io possa usufruire per il mio immaginario bambino disabile, ahimè, non capisco quasi nulla leggendo i documenti messi a disposizione (atti relativi all’art.60 e all’art. 105 Reg n4/2007). Percorrendo un itinerario all’interno del sito, finestra dopo finestra, in una sezione dedicata, leggo “Servizio di trasporto presso centri sociali polivalenti per diversamente abili”. Mi rendo conto, però, che questa parte parla genericamente di un servizio rivolto ad un’utenza di persone diversamente abili con bassa compromissione delle autonomie funzionali e di età inferiore ai 65 anni.
In nessun altro settore del sito, è spiegato in maniera chiara, inequivocabile e, soprattutto, con un linguaggio semplice che cosa potrei chiedere ai Servizi Sociali, per ottenere, per esempio, un trasporto A/R casa- scuola, oppure un trasferimento presso un centro diurno di riabilitazione in città, oppure fuori città. Non leggo neanche, in nessun punto, che potrei eventualmente chiedere un contributo economico per le trasferte presso il centro convenzionato “La Nostra Famiglia” dove ho pensato di portare il mio bambino. Non so se ho diritto a quel contributo, se il mio ISEE me lo consente. Insomma quello che vorrei leggere semplicemente consultando il sito senza dover disturbare l’Assessore, purtroppo non lo vedo in nessun posto. Trovo la “Carta dei Servizi” che comunque ripete i concetti generici della sezione del sito sopra citata. A questo punto penso: i cittadini che devono risolvere un problema come il mio, sono tutti in grado di smanettare al computer? Bah… In ultima analisi, per avere le informazioni di cui ho bisogno, potrei recarmi alla sede dei Servizi Sociali. D’altronde sul sito sono indicati uffici preposti e relativi numeri di telefono ai quali rivolgersi. Ecco….siamo arrivati ad un altro punto critico. Purtroppo alcuni genitori di bambini disabili testimoniano di non trovare neanche recandosi lì, sufficiente soddisfazione alle proprie richieste.
L’Assessore dice che “è messo a disposizione un servizio di trasporto sociale per i bambini disabili della Scuola dell’Infanzia e Primaria in occasione di gite, visite guidate e altri spostamenti giornalieri” e che la Scuola ne può fare richiesta. In 30 anni di insegnamento in una Scuola Primaria di Galatina, io non ho mai sentito parlare di questo tipo di trasporto né ho assistito mai a trasferimenti di questo tipo. Ma probabilmente sarò stata distratta io. E poi…dove si possono leggere queste informazioni? L’Assessore ai Servizi Sociali oppure l’Assessore alla Pubblica Istruzione le rendono note ai Dirigenti Scolastici ad inizio anno? Se così non è, forse sarebbe il caso di dare annualmente ai Dirigenti comunicazione precisa e dettagliata su tutto ciò che riguarda il trasporto scolastico ma soprattutto il trasporto per disabili.
Comunque un fatto è certo ed è reale. Era contenuto nel mio precedente articolo. Una famiglia di un disabile sta ancora aspettando il servizio di trasporto casa-scuola, garantito dai Servizi Sociali. La scuola è già iniziata da 3 settimane e del servizio non si ha alcuna notizia.
Un’ultima nota sull’argomento in questione.
Un’ultima nota sull’argomento in questione. Si è notato che il mezzo con cui viene effettuato il servizio di trasporto disabili casa-centro diurno ASP, è vecchio e scomodo, privo di aria condizionata e al limite della sicurezza visto lo stato di usura del veicolo. Ci si chiede come mai il pulmino vinto dal Comune di Galatina grazie alla partecipazione a Mezzogiorno in famiglia, viene tenuto fermo (per quel che ne sappiamo) nel deposito comunale e non viene utilizzato al posto di quello ormai vecchio? Si ringrazia chiunque voglia fornire una spiegazione in proposito
L’Assessore Palumbo ha scritto il suo articolo per spiegare a me ed ai lettori interessati all’argomento, tanti aspetti del trasporto per disabili. Io lo ringrazio in quanto mi ha dato la possibilità di approfondire meglio la tematica. Tuttavia mi chiedo: Attraverso il chiarimento fornito dall’Assessore, le persone che avevano un problema relativo al trasporto disabili, hanno le idee più chiare adesso, dopo aver letto la sua spiegazione?