L’ass.ne Cuore e mani aperte dona due bracci simulatori alla Scuola infermieristica di ASL Lecce.
Eventi/di Associazione “Cuore e mani aperte”
Si è tenuto ieri pomeriggio, in Piazza Duomo, a Lecce, il Giubileo degli operatori sanitari. La manifestazione si inserisce nell’ambito del Giubileo oronziano, celebrato dalla Chiesa di Lecce a duemila anni dalla nascita di S. Oronzo.
Con l’occasione, l’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV, presieduta dal Cappellano del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce, Don Gianni Mattia, ha voluto onorare gli operatori sanitari, in particolare quelli in fieri, attraverso la donazione di due bracci simulatori per iniezioni alla Scuola di Infermieristica di ASL Lecce.
Tra le categorie individuate per il giubileo oronziano, in questo momento storico così particolare, non poteva mancare il mondo della Sanità. S. Oronzo, infatti, fu il primo infermiere e medico cristiano del Salento, per cui la Chiesa di Lecce, in questa ricorrenza ha voluto manifestare a tutto il personale ospedaliero la sua vicinanza e la sua gratitudine per il costante impegno e la professionalità profusi quotidianamente nell’ operato a servizio dell’intera comunità.
A conclusione della solenne Santa Messa, celebrata da S.E. Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, e da S.E. Monsignor Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce, si è svolta la breve cerimonia di benedizione e consegna dei due bracci simulatori, alla presenza del Direttore Generale ASL Lecce, dott. Rodolfo Rollo e del Coordinatore della Scuola di infermieristica, Cosimo Caldararo.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV, da anni attenta verso l’umanizzazione delle cure ospedaliere attraverso numerose donazioni di strumentazioni che possano facilitare l’operato del personale sanitario, mediante questo dono, ha voluto dotare i futuri operatori sanitari della possibilità di migliorare l’apprendimento, attraverso l’esercitazione, delle tecniche di iniezioni endovenose, intramuscolari e sottocutanee, infusioni e prelievo di sangue.
“Non dovrebbero servire le giornate dedicate per ricordarci l’importanza delle figure professionali che ci circondano quando siamo più fragili, ma ben vengano se riescono a farci trasmettere sentimenti di vicinanza e gratitudine, per chi ci porge la mano nel bisogno. – ha commentato Don Gianni Mattia – Quando si mettono a confronto le diverse esperienze, alle volte vengono fuori anche criticità e zone d’ombra. Questo però ci ha fatto pensare che la soluzione al problema non sta nell’ignorarlo, ma nel rendere possibile una formazione sempre più vicina alle persone, a quelle da curare, ma anche a quelle che ci cureranno. A tal fine oggi, in occasione del giubileo degli operatori sanitari, grazie al costante sostegno dei nostri benefattori e all’amore che sempre mostrano e rivolgono a questa missione di vita, che con noi condividono e proteggono, doniamo due bracci simulatori per iniezioni alla scuola di infermieristica. Ci sono professioni che ci portano a donarci e in questo renderci dono non dobbiamo mai dimenticare del nostro essere umani per migliorarci sempre ed essere all’avanguardia nell’affiancare chi lotta e chi riscopre in sé una nuova vita. Che sia una giornata ricca d’Amore e di voglia di imparare”.