Cronaca/di Redazione
Sono stati notificati in questi giorni i primi provvedimenti a lavoratori del settore sanitario di allontanamento dal posto di lavoro senza retribuzione sino al 31 dicembre.
La procedura da seguire prima di giungere al provvedimento finale prevede l’invito con comunicazione ufficiale a vaccinarsi. Successivamente la produzione di eventuale documentazione per l’eventuale esonero dal vaccino. Nel caso in cui le motivazioni addotte vengano ritenute non idonee, si passa alla sospensione, senza possibilità di presentarsi al lavoro con green pass temporaneo a seguito di tampone effettuato ogni 48 ore.
I numeri ufficiali forniti dalla Asl affermano che le procedure di verifica portate a compimento e concluse con l’adozione del provvedimento cautelativo sono state 28 di cui cinque medici, otto infermieri ed il resto, Oss e tecnici di laboratorio. A loro la sospensione dal servizio firmata dal direttore generale Rodolfo Rollo è già stata notificata, mentre è al vaglio vi è la posizione di altri venti dipendenti di vari ospedali pubblici.
Provvedimenti analoghi sono stati adottati anche nel settore dei sanitari dipendenti di strutture private e liberi professionisti. A svolgere le verifiche è sempre il Dipartimento di Prevenzione della Asl, mentre a firmare le sospensioni sono i relativi ordini professionali.
Le procedure già ultimate sono sfociate in provvedimenti di allontanamento per circa cento operatori, di cui 12 medici, alcuni dei quali si sono vaccinati o prenotati per la prima dose subito dopo la notifica. Tra loro ci sono anche 9 infermieri: 2 del Panico di Tricase, 6 di altre Asl fuori regione e un dipendente di struttura privata.
Per altri 30 liberi professionisti sono ancora in itinere gli accertamenti d’ufficio,