Cronaca/di Redazione
E’ stato il riconoscimento ai 41 anni di attività del Comandante nel corpo della Polizia Municipale che nel mese di novembre andrà in pensione per raggiunti limiti di età.
Con la motivazione, a seguito riportata, il sindaco della città Marcello Amante con il decreto sindacale n. 01/2022, ha conferito un solenne encomio al Comandante del Corpo di Polizia Municipale, Domenico Angelelli.
“Per il profondo rispetto e l’incessante abnegazione dimostrati, nei quarantuno anni di carriera, nello svolgimento del proprio operato a servizio della Polizia Locale. Per la fermezza dell’educazione, su cui ha improntato ogni singola azione volta a dar lustro alla divisa indossata. Per la mitezza che lo ha distinto nello svolgimento del proprio ruolo a sostegno della cittadinanza. Per ogni attimo speso con forza a sorreggere, accompagnare e guidare la Città di Galatina, ad affrontare le molteplici difficoltà causate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Perché è espressione ed esempio di grandi virtù, capacità umane e organizzative, guida lungimirante, l’Amministrazione Comunale tutta e la cittadinanza del Comune di Galatina, esprimono la più sentita riconoscenza“.
L’encomio solenne è stato consegnato al Comandante in occasione dei festeggiamenti del S. Patrono della Polizia Municipale, il 20 gennaio, mediante la consegna di una pergamena riportante la motivazione dell’encomio unitamente all’autorizzazione a fregiarsi del nastrino previsto in simili circostanze.
Il Comandante nel corso del 2022 cesserà il servizio per raggiunti requisiti per il collocamento a riposo e l’encomio conferito ha voluto essere un riconoscimento alle sue capacità professionali dimostrate nel corso dei 41 anni di servizio che hanno conferito lustro e prestigio al corpo di Polizia Locale del Comune di Galatina, sia a livello provinciale che a livello regionale.
Testo del Discorso del Comandante del Corpo della Polizia Municipale in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono.
Anni fa quando, per la prima volta, intervenni come Responsabile della Polizia Locale in occasione della Festa di San Sebastiano ebbi proprio a denunciare già allora un profondo scollamento che si avvertiva tra le Istituzioni e i cittadini. Di questo iniziale ma già allora diffuso malcontento chi ne faceva le spese erano le prime linee istituzionali e nello specifico, nell’ambito comunitario fa pensare alla UE cittadino oppure comunale, il Corpo dei Vigili Urbani.
Il mondo cambiava in modo vertiginoso, le aspettative del cittadino mutavano, tutto accelerava senza che le strutture che dovevano tenere il passo dei cambiamenti potessero essere messe in condizione di sostenere il nuovo ritmo! Addirittura è avvenuto per certi versi il contrario. La figura del “Vigile Urbano” veniva caricata di ulteriori compiti e di conseguenza di nuovi carichi di lavoro!
Il nuovo millennio ha visto nascere nuove figure specialistiche tra le nostre già esigue fila, per via della mutata attenzione collettiva verso alcune tematiche o della nascita di nuove esigenze collettive: figure alle quali anche solo vent’anni fa – e parlo del duemila! – nessuno avrebbe mai pensato.
Siamo ancora oggi in una situazione paradossale, diremmo pure kafkiana! Il legislatore, in un impeto di onnipotenza e volendo superare la visione goldoniana di “arlecchino servo di due padroni”, si immagina la figure del Vigile servo di ben tre padroni… dovendo, poverino, ubbidire a seconda dell’attività svolta, al Sindaco, al Questore e al Magistrato!
Da allora nulla è cambiato, in meglio: in peggio si! La società si evolve e a parte qualche timida, ma essenziale, innovazione come la scuola regionale per la Polizia Locale, ricordo che in Lombardia esiste da decenni, siamo ancora fermi al palo!
Il problema più grave per le polizie locali è la mancanza per un ventennio del turn over! Nonostante REGOLAMENTI REGIONALI PREVEDANO UN RAPPORTO OPERATORI-ABITANTI questo aspetto viene sistematicamente disatteso!
Non solo, come dicevo prima, ad una crescente domanda di servizi si contrapponeva un sempre più esiguo numero di operatori del settore, determinando una certa insofferenza nel cittadino diventato ormai di fatto un utente insoddisfatto! E non va dimenticato che è anche cambiata la percezione che il cittadino ha del suo rapporto con l’amministrazione: egli non è più l’amministrato, il soggetto passivo dell’azione amministrativa, ma è divenuto un cliente dell’amministrazione; anzi, un cliente attento ed esigente! Così come oramai chi si reca a fare un acquisto sa già tutto sul prodotto che cerca, sulle risposte che il venditore gli potrà o dovrà dare, sulle sue garanzie e diritti – perché si è documentato attraverso strumenti come il web oramai disponibili a tutti – allo stesso modo il cittadino che si rivolge all’amministrazione sa gi bene cosa gli spetta e in che modo gli compete riceverlo, come pure conosce la maniera di esternare in modo efficace la sua eventuale insoddisfazione. Ma a causa dei motivi a cui accennavo prima, il cittadino che prima veniva ascoltato in ogni sua problematica per cercare una soluzione ottimale, ora non viene nemmeno sentito. La richiesta inviata via mail, fredda e a volte confusa, viene trattata si, ma ha perso l’anima!
Il rapporto Vigile-Cittadino perde il suo calore, rimane privo di fiducia! Non era questo il ruolo del Poliziotto Locale, ruolo che altri Corpi di Polizia invece hanno cercato di imitare!, È nato in tali Corpi il ruolo della polizia di prossimità, ruolo che per noi è sempre stato l’essenza stessa del nostro operare, in quanto ben più radicati di altri nel territorio e tra la gente: noi possiamo vantarci – mi sia concesso – di essere non prossimi ai cittadini bensì tra i cittadini. A questo punto però devo pubblicamente ringraziare il Sindaco, l’Assessore alla Polizia Locale Nico MAURO e tutta l’Amministrazione per lo sforzo profuso proprio per cercare di “rimpinguare” l’organico del nostro Corpo! La ringrazio signor Sindaco per la frase che non molto tempo fa, in occasione di una riunione presso il nostro Comando ebbe a dire, e cito testualmente ”se non avessi fatto il Sindaco non avrei mai creduto a quanti compiti dovete assolvere”!!!! Per noi addetti ai lavori è stato un attestato di stima genuino, vero e commentando poi l’accaduto tra di noi ci siamo ritrovati soddisfatti e gratificati! Sono in corso in Parlamento i lavori per aggiornare la nostra unica legge quadro risalente al 1986! Si… avete sentito bene, al 1986!
Nessuna legge italiana si è rilevata granitica e durevole come la nostra quella che ci riguarda! Nessuna legge può vantare l’assenza di un s punto, m punto, i punto, vale a dire “successive modifiche e integrazioni” dopo ben 36 anni! E anzi, le più recenti “trovate” legislative da un lato ci spogliano ulteriormente della tutela che ci compete mentre dall’altro ci gravano di altri compiti che di quella tutela necessitano! Ci impongono di fare gli acrobati e trapezisti come altri, ma a noi levano la rete da sotto. Su questa, regolati tu.
Gli ultimi fatti di cronaca vedono sempre di più Colleghi di sevizio Ordine Pubblico non tutti conoscono le sigle a noi familiari da soli e senza equipaggiamento dopo il danno la beffa! Per decenni abbiamo riparato motorini col solo ausilio di pinza e cacciavite, pur di non toglier via l’insegna dell’officina: oggi ci troviamo di fronte a meccaniche moderne, complesse e a gestione elettronica, ma a disposizione abbiamo ancora soltanto pinza e cacciavite, e se il motore non riparte la colpa sarà la nostra… Per questo, mi sento in dovere di elogiare i miei collaboratori dinanzi alla città, per quanto tra le mura del comando a volte sono con loro duro nello spronarli a mantenersi aggiornati e adeguati alle tante nuove esigenze del nostro lavoro.
Non posso esimermi dal ringraziarli per come si spendono in favore del buon andamento del Corpo nonché dell’immagine dello stesso, né tacere a tutti voi il dato di fatto – e questo lo avrete già sentito gli altri anni – che il nostro impegno non conosce interruzioni né festività. Attraverso funamboliche combinazioni dei turni, i vigili urbani ( o se preferite gli operatori della Polizia Locale) ci sono sempre e tutti loro, avvicendandosi a rotazione, spesso Natale Pasqua o Capodanno lo trascorrono anziché con la propria famiglia, con una famiglia più grande, una famiglia allargata al massimo, che è la nostra città di Galatina.