Cronaca/di Antonio Antonaci candidato Sindaco (PpG).
L’assenza che non ti aspetti. Una grave assenza. Galatina è tagliata fuori dalla possibilità di accedere ai fondi PNRR per la sanità territoriale per la realizzazione di Ospedali di Comunità e Case di Comunità.
Un piano che prevede l’istituzione di case di comunità a Lecce, Copertino, Santa Cesarea Terme, Casarano, Gallipoli, Tricase, Galatone, Cavallino, Racale, Melendugno, Aradeo, Zollino, Nociglia, Presicce, Monteroni, Taviano, Sannicola, Surbo. Ed ancora la costituzione di 6 ospedali di comunità a Campi Salentina, Nardò, San Cesario, Maglie, Poggiardo, Gagliano del Capo. Ma di Galatina non vi è traccia.
E’ un misto fra l’incredulo e lo sgomento la reazione del dottor Antonio Antonaci, candidato sindaco in vista delle comunali in programma fra qualche mese in città.
“Non credevo ai miei occhi, ho letto e riletto più volte fino a rassegnarmi all’amara consapevolezza. Galatina viene completamente esclusa dalla possibilità di utilizzare i fondi per la sanità territoriale, messi a disposizione dal PNRR! Ben 44 milioni di euro, per la realizzazione di Ospedali di Comunità e Case di Comunità. Eppure, nella provincia di Lecce, non vi è traccia di un centesimo stanziato per la città di Galatina. Si tratta di interventi tesi a tutelare la salute pubblica dei cittadini ed io so, per la professione che svolgo, quanto ve ne sia bisogno per i galatinesi.
Gli ospedali e le case di comunità sono dei moderni servizi che risultano essenziali al fine di garantire una migliore assistenza. In particolare, nell’ospedale di comunità si assicurano cure primarie e specialistiche, anche h24, diagnostica strumentale, riabilitazione, prevenzione, servizi vari alla persona. Ma, a quanto pare a Galatina siamo cittadini di serie C. Pazienti e Medici. Possibile che si debba essere sempre la cenerentola del Salento? E’ lecito chiedersi cosa sia previsto per il nostro ospedale?”.
Sempre più fondato il timore che il Santa Caterina Novella possa languire in uno stato di generale abbandono. “Che cosa si vuol fare di questa grande struttura – lancia una serie di interrogativi Antonaci -. Si dia una risposta a tutti coloro che svolgono giornalmente, con sacrifici ed impegno, la propria opera professionale ed il loro lavoro nel nostro nosocomio e che non sanno nemmeno che cosa “cadrà sulle loro teste” il giorno dopo.
E si dica una buona volta a tutti i Galatinesi, se si vuol privare loro dell’ospedale dei loro nonni e dei loro padri o se lo si vuole riqualificare in qualche modo. E queste domande, noi di “Progetto per Galatina” le rivolgiamo qui, non agli amministratori regionali (cosa che troveremo il modo di farlo di persona), ma a quelli comunali e a chi, oggi, torna a chiedere consenso elettorale e la fiducia degli elettori, ma negli anni passati, non ha mosso un dito per tutelare il nostro ospedale. E non l’ha fatto pur potendolo fare, per il ruolo politico e/o l’incarico partitico che deteneva e la tanto sbandierata vicinanza ai vertici del governo regionale. È ora di dire basta”