Rubriche/Opinioni/di Luigi Mangia

Pubblicata la direttiva alle Amministrazioni nella gazzetta ufficiale numero 74 del 29 Marzo 2022, ma nella stanza della politica non si sentono le parole sulla disabilità e non è una disattenzione ma una mancanza di sensibilità.

È stato pubblicato il decreto del 9 febbraio 2022 che reca “la direttiva alle amministrazioni titolari di progetti, riforme e misure in materia di disabilità”. Il decreto emanato dall’ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, dalla presidenza del consiglio dei ministri parte dall’affermazione che “l’attenzione per le persone con disabilità caratterizza tutto il PNRR ed interessa trasversalmente differenti misure e comportando un impegno trasversale da parte di più amministrazioni”.

Vengono indicati alle amministrazioni i principi specifici a cui esse si devono adeguare nella realizzazione di progetti, riforme e misure che sono finanziate dalle risorse rese disponibili nei finanziamenti europei. I principi del piano sono quattro: l’accessibilità, la progettazione universale, la promozione della vita indipendente e il sostegno all’autodeterminazione, infine la non discriminazione.

Il principio dell’accessibilità è richiamato soprattutto a proposito della cittadinanza digitale ed in particolare della digitalizzazione della pubblica amministrazione. Una cura particolare è rivolta agli investimenti nel trasporto locale e nella mobilità sostenibile che deve essere accessibile e garantire la soddisfazione dei bisogni di tutti i soggetti in difficoltà. La direttiva richiama l’attenzione e quindi l’impegno per l’importanza delle forme di consultazione pubblica nei processi decisionali e progettuali.

In tal senso le amministrazioni titolari dovranno garantire forme adeguate di consultazione delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità, devono avere riguardo nel coinvolgere le famiglie, la scuola, le associazioni culturali e sportive. La città deve essere inclusiva e non deve lasciare indietro nessuno che sia un vecchio o un bambino. Spesso fatti i progetti sulla disabilità sono rimasti sempre nei cassetti degli assessori come anche del sindaco.

Il PNRR stabilisce risorse ingenti per colmare in particolare a sud i servizi insufficienti alla formazione, all’istruzione delle persone con difficoltà a partire dagli asili. La scuola è chiamata a svolgere un ruolo di grande responsabilità nella attuazione del Piano. In campagna elettorale per adesso si è sentita una sola voce, quella della dirigente del primo polo Anna Antonica la quale manifesta la sua sensibilità verso la disabilità ricordandosi proprio di aver fatto esperienza di insegnante di sostegno all’inizio della sua carriera.