Eventi/di Holm Editoria e Disegno
Lecce – Venerdì 6 maggio (ore 18:30 – ingresso libero) alle Officine Culturali Ergot di Lecce, la seconda edizione del festival “Holm! Editoria e disegno“ospita l’inaugurazione della mostra “Pietro Spica – Ritratti d’anarchia“.
Al vernissage parteciperà Dario Borso, docente di Estetica all’Università di Milano e amico dell’artista veneto scomparso a settembre.
La mostra (aperta sino al 31 maggio) è la naturale evoluzione del libro “Storie d’anarchia per 50 ritratti” (Shake Edizioni), in cui Pietro Spica ritrae con affetto i maggiori esponenti del movimento anarchico internazionale. Alla stregua di un bordone musicale, i ritratti sono accompagnati da note biografiche, canzoni e poesie, da citazioni (scritte da Lorenzo Pezzica) che si srotolano e rincorrono l’un l’altra, per infine delineare una toccante storia corale. La prefazione è firmata da Michele Serra.
L’ideale anarchico è aspirazione di libertà e desiderio di giustizia, ma anche reazione alla sopraffazione dei più deboli per mano dei più forti. È sogno di eguaglianza e di una società più giusta. Fratellanza tra pari. Per perseguire questi ideali, negli ultimi due secoli molti uomini e donne hanno sperimentato vite comunitarie e utopiche, progettato rivoluzioni impossibili, immaginato gesta romanticamente esemplari, disperate, e mille atti di eroismo. Infinite pagine di generosità ma anche di grandi tragedie. Perché nulla è semplice nelle vicende degli anarchici e delle anarchiche: il paradiso si mischia con l’inferno, le bandiere rosse a quelle nere.
Pietro Spica nasce a Dolo nel 1953 e si avvicina presto alla pittura grazie allo zio, l’artista Gianni Dova, tra i fondatori del movimento Spazialista italiano ha collaborato con Italo Calvino e Roberto Piumini. Milanese d’adozione, è l’incontro con Bruno Munari a permettergli di fare della sua passione una professione, cominciando come illustratore di libri per bambini e insegnante di acquarello in Europa e negli Stati Uniti. Compie numerosi viaggi in Oriente e nelle Americhe, dai quali trae suggestioni che influenzano profondamente la sua tecnica espressiva grazie all’incontro con tradizioni figurative di diverse culture. I suoi quadri, dai colori brillanti e dalle linee morbide, sono esposti in diverse gallerie italiane e statunitensi e sono presenti in numerose collezioni in Europa e in America.