Cronaca/Comunicato Stampa Francesco Colaci (MRS)

Galatina – Sinora avevamo tenuto il destino del nostro Ospedale di proposito fuori dai temi discussi in questa campagna elettorale. Non perché ritenessimo di poca importanza per la città il nostro punto di riferimento per la tutela della salute e per l’assistenza sanitaria: le nostre battaglie di questi anni dimostrano il contrario; ma perché riteniamo che tale argomento non debba diventare tema di scontro elettorale, ed oggetto di speculazioni più o meno pretestuose.

Poiché, però, alcuni candidati sindaci hanno utilizzato il tema ad usum delphini, si impone una nota di chiarezza, avendo registrato alcune inesattezze che potrebbero trarre in inganno gli elettori.

Come è noto il Sindaco, pur essendo la massima autorità sanitaria nel Comune, non ha competenza nell’organizzazione del servizio sanitario ed ospedaliero, che viene prestato dall’autorità regionale per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali. Al primo cittadino spetta semmai una competenza generale di sollecitazione e tutela degli interessi della comunità, affinché il servizio organizzato dall’Asl sia rispondente alle esigenze ed agli interessi della comunità.

Dobbiamo quindi verificare come il servizio sanitario sia stato organizzato dalla Regione, nel corso degli anni, e cosa abbia portato al continuo decadimento del nostro ospedale.

Con il piano di riordino ospedaliero, portato dal R.R.n.14 del 2015, la giunta Vendola approvava il piano di riordino definitivo, dopo ben due tentativi andati a vuoto a causa della sollevazione popolare e le proteste dei sindaci di tutti i colori politici. In tale piano di riordino, entrato in vigore il DM 70/2015, il taglio dei posti letto era già notevole (circa il 40%), ma Galatina era ancora ospedale di I livello. Infatti, l’art. 2 prevedeva nella Provincia di Lecce un Ospedale di 2° livello (Fazzi),  due di primo livello (Galatina – Copertino abbinati, per la zona centrale, Casarano-Gallipoli abbinati, per la zona meridionale), uno di base (Scorrano), oltre a Tricase (Ecclesiastico di Primo  livello). Cambiato il governo regionale e insediatasi la giunta Emiliano, con il R.R. n.7 del 2017, inizia il REALE declassamento dell’ospedale di Galatina. Il nuovo Regolamento Regionale n.7 del 2017, riformando il R.R. n.14 del 2015, Ha rivoluzionato questo assetto, prevedendo un ospedale di secondo livello (Fazzi), tre ospedali di primo livello (Gallipoli, Tricase e Scorrano, che prima era di base) e tre ospedali di base (Galatina, Copertino e Casarano). Inoltre, l’art.2, comma 3, lettera d), prevedeva, la  “realizzazione del nuovo ospedale del Sud Salento che comporterà la riconversione dell’Ospedale Veris Delli Ponti di Scorrano  e dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina”. Cosa comporti tale riconversione è specificato al successivo art.6 , comma 1, che sostituendo l’art.12 del R.R.14/2015 (Riordino Vendola)  ha così statuito: “La razionalizzazione della rete ospedaliera  prevede la realizzazione  (omissis) c. Nuovo Ospedale del Sud-Salento, tra Maglie e Melpignano con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Scorrano e Galatina”.

Siamo dunque in presenza della prima inesattezza, rectius alibi, che abbiamo ascoltato in questa campagna elettorale: non è il D.M. 70/1995 che segna il destino del nostro ospedale. Infatti, in attuazione del riordino ospedaliero di tale decreto, operato dalla giunta Vendola, Galatina era ospedale di I livello, funzionalmente abbinato all’ospedale di Copertino, anch’esso di I livello, e dunque posto a servizio di un bacino di utenza di oltre 90000 abitanti. Solo con il riordino ospedaliero della giunta Emiliano l’ospedale di Galatina viene declassato ad ospedale di base, insieme a quello di Copertino, con il destino di definitiva chiusura e dismissione delle aree, a seguito dall’attivazione del nuovo ospedale di Maglie-Melpignano. La condanna del nostro ospedale non era dunque una scelta ineluttabile, sancita dal dogma del DM 70/2015, ma una precisa scelta politico-amministrativa della Giunta Emiliano che, puntando sulla nascita di un nuovo ospedale del Sud Salento, ha pensato bene di recuperare i posti letto da sopprimere dall’area del centro e nord Salento, causando un palese collasso del sistema ospedaliero che rimane incentrato sul solo Fazzi. A seguito delle numerose condanne di tale obbrobrio, da parte del nostro Movimento e delle incessanti interrogazioni del nostro consigliere

regionale, e con il sostegno di numerose forze politiche e amministratori di Galatina e dell’hinterland, con il Regolamento n.23 del 2019, Emiliano apporta delle modifiche al piano ospedaliero. Sparisce la disattivazione dell’Ospedale di Galatina, di cui all’art.6, e si parla genericamente di riconversione dell’Ospedale di Galatina, ma rimane l’assetto base del piano ospedaliero e la qualifica di ospedale di base dell’Ospedale di Galatina. In piena emergenza Covid, ad aprile 2020, Del.Giunta 525 del 2020, c.d. piano COVID, la giunta anziché rivedere la classificazione dell’ospedale di Galatina, conferma la natura di ospedale di base, attribuendo, sulla carta ma mai attivandoli, n.4 posti letto di terapia intensiva.

In piena emergenza da seconda ondata, Del.Giunta 1079 del 2020, c.d. piano COVID 2, l’Ospedale di Galatina viene inserito nella rete Covid, ricevendo, sempre sulla carta ma mai attivandoli, n. 12 posti di terapia intensiva, e 22 di semi intensiva.

E’, inoltre, di questi giorni la notizia che, nell’ambito dei progetti finanziati dai PNRR, la Regione ha approvato lavori di potenziamento e ristrutturazione del sistema ospedaliero per ben 268 milioni, non destinando nemmeno un centesimo a progetti riguardanti l’ospedale di Galatina.

Veniamo quindi alla inesattezza più grande e fuorviante che abbiamo ascoltato. E’ stato affermato che l’Ospedale di Galatina sarebbe oggetto di una nuova attenzione, sia in ragione della nascita della nuova Azienda Policlinico Fazzi, che della necessità di approntare una organizzazione in grado di gestire ulteriori ondate pandemiche, sia infine per l’opportunità data dai fondi del PNRR.

Nulla lascia sperare in un futuro migliore per l’ospedale di Galatina, non solo perché appare in atto un programma di totale e progressiva disattivazione, ma perché, a legislazione vigente, il destino dell’ospedale di Galatina è sancito dall’art.6 del R.R.n.7 del 2017, ossia la cessazione delle funzioni di Ospedale di Base per essere “riconvertito”, non si sa in cosa!!!, allorché verrà realizzato il nuovo ospedale di Maglie/Melpignano.

Ci chiediamo, quindi: è forse in corso di approvazione un nuovo piano di riordino ospedaliero che stravolgendo il R.R.7 del 2017 riassegnerà i posti letto e le specialità mediche e chirurgiche sottratte all’Ospedale di Galatina? Se è così, se il destino dell’ospedale di Galatina è nel collegamento funzionale con il Policlinico Fazzi, quale sarà la sua funzione, oltre alla vociferata riduzione ad ambulatorio? Come mai nei progetti legati al PNRR, l’ospedale di Galatina non è stato minimamente considerato?

Sinceramente, riteniamo che le ipotesi di rilancio del nostro ospedale siano favole raccontate per puri scopi elettorali. Le avevamo ascoltate già due anni fa, allorché durante la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale, ci avevano fatto le medesime promesse, tutte puntualmente disattese.

I Galatinesi sono stanchi di essere presi in giro e che ci si ricordi di loro solo in campagna elettorale. Noi del Movimento Regione Salento continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto in questi anni, dando la forza delle nostre battaglie alla coalizione guidata da Fabio Vergine, affinché Galatina torni ad essere il Cuore del Salento.