Dura replica della presidente dell’ASP al presidente dell’ATS sul mancato rinnovo del rapporto di lavoro al personale OSS del Servizio di Integrazione scolastico.
Lettere/di Francesca Fersino presidente ASP (Azienda di Servizi alla Persona).
In merito all’articolo pubblicato su organi di stampa locale a firma del Dott. Antonio Palumbo, ex-Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Galatina, nel quale, tra l’altro, afferma letteralmente che “L’Istituto Immacolata nello scorso mese di giugno ha deciso di non rinnovare il rapporto di lavoro, con una decisione sconcertante presa senza farne comunicazione al Coordinamento Istituzionale dell’Ambito, ai dipendenti…”, è opportuno informare correttamente sullo svolgimento dei fatti, anche per non creare allarmismo rispetto ad un tema così sensibile che riguarda i più fragili.
Il Servizio di Integrazione Scolastica di base è un servizio che l’ATS ha affidato all’Istituto Immacolata ASP, tramite convenzioni, a partire dall’anno scolastico 2017/2018, per il periodo di svolgimento delle attività scolastiche, con sospensione durante il periodo delle vacanze estive.
Gli Oss assunti da ASP tramite concorso pubblico, pertanto, avevano un contratto a tempo determinato, rinnovato più volte e con scadenza ultima al 09.06.2022 (fine anno scolastico 2021/2022), in ottemperanza alle condizioni pattizie della Convenzione sottoscritta da Ambito e ASP. Ogni anno, a ridosso della fine dell’anno scolastico, e quindi della conseguente scadenza dei contratti dei dipendenti incardinati nel servizio, l’Ufficio amministrativo di ASP si è attivata per chiedere la proroga della Convenzione all’Ambito, in modo da portare gli OSS in continuità, dal punto di vista giuridico-legale del rapporto, ma anche per garantire la continuità assistenziale agli studenti fragili interessati dal servizio.
Come ogni anno, anche quest’anno, già da metà maggio, l’Ufficio di ASP ha più volte chiesto all’Ambito la proroga della Convenzione del Servizio in oggetto (senza la quale ASP non può erogare il servizio non essendone titolare, ma avendone solo la gestione contabile ed amministrativa su base convenzionale), necessaria al fine di garantire la proroga dei contratti, che non può avvenire in assenza di esplicita comunicazione da parte dell’Ambito sul punto, dato che ASP è un ente pubblico, obbligato per legge a rispettare norme procedurali stringenti sulla copertura finanziaria e sulle assunzioni, nonché sulle proroghe contrattuali.
In esito alle decine di chiamate da parte dei responsabili dell’Ufficio ASP ai referenti dell’Ambito, il 15 giugno, e quindi ben oltre la scadenza contrattuale, ASP riceve una PEC a firma del Responsabile dell’Ufficio di Piano, in cui si comunica che il Servizio di Integrazione è sospeso e che seguiranno indicazioni sulla proroga all’esito della conclusione delle procedure di Programmazione del V Piano Sociale di Zona. La convenzione non è quindi stata prorogata, a differenza degli anni precedenti, in cui entro metà giugno (sempre dietro innumerevoli solleciti da parte di ASP!) giungeva comunicazione ufficiale ad ASP e, pertanto, non avendo contezza per il Servizio né della copertura finanziaria né di quella convenzionale (che deve essere garantita per legge ad ASP, come in precedenza specificato), non si sono potuti prorogare i contratti degli OSS.
Nonostante ciò, al fine di maggiore certezza e chiarezza, l’Ufficio amministrativo di ASP, in data 21.06.2022, ha inviato una PEC in riscontro alla nota del Responsabile dell’Ufficio di Piano chiedendo, con urgenza, considerato che i contratti erano già giunti a scadenza, se, in seguito alla sospensione del servizio, si dovessero considerare sospesi anche i contratti, e pertanto si dovesse procedere ad una proroga con sospensione nel periodo estivo, oppure si dovessero considerare gli stessi giunti al termine. Risposta che non è mai giunta ad ASP, tramite nessun canale.
Pertanto, ciò che lascia sconcertati non è solo il fatto che l’ex-Assessore non abbia provveduto a tempo debito (di sua competenza amministrativa), alla proroga della Convenzione, evitando che i contratti giungessero a scadenza, ma che addirittura abbia puntato il dito verso un Ente, che ha solo l’affidamento della gestione contabile-amministrativa, come afferma nel suo stesso comunicato, Ente di cui conosce perfettamente gli obblighi di legge, per esserne stato a lungo Presidente, prima di sedere nel Coordinamento Istituzionale in qualità di Presidente dello stesso, anche in questo caso conoscendo benissimo le prerogative del Coordinamento e dell’Ufficio di Piano in materia di convenzioni per i servizi e relative proroghe.
Infine, non si può sottacere, in merito alle dichiarazioni rese dall’ex Assessore Palumbo sugli incontri intercorsi tra lo stesso Assessore, in qualità di Presidente dell’Ambito, il Presidente dell’Istituto Immacolata ed i sindacati, al fine di stabilizzare gli OSS del Servizio di Integrazione scolastica. Ebbene, a questi incontri non solo non ha mai partecipato il Presidente dell’Istituto Immacolata, ma non ne ha mai neppure avuto notizia in alcun modo. Affermazioni false, quindi, e tendenziose, a maggior ragione perché coinvolgono le aspettative lavorative di uomini e donne, nonché delle loro famiglie, e le aspettative di cura e assistenza di studenti disabili e delle loro famiglie. A maggior ragione peraltro, la gravità deriva dal fatto che le procedure di stabilizzazione del personale, nonché le scelte sulle eventuali stabilizzazioni (giammai obbligatorie) sono di esclusiva spettanza del Consiglio di Amministrazione di ASP e non certo del Presidente dell’Ambito, vecchio o attuale che sia.
Fatte le dovute precisazioni, l’Istituto rimane a disposizione dell’ATS per trovare una soluzione che sia percorribile in primis dal punto di vista giuridico ed economico, che permetta la prosecuzione del Servizio di Integrazione Scolastica ed Extrascolastica, senza lasciare indietro nessuno, né i lavoratori, né i fragili e le loro famiglie, così come è sempre stato fatto.