Cronaca/di p.z.
l’Amministrazione comunale con la Delibera di Giunta n. 230 del 15 di settembre, al fine di favorire la corretta gestione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata, oltre al fine di tutela dell’ambiente ed il rispetto della normativa sanitaria “ha ritenuto di rafforzare sul territorio l’attività di vigilanza e tutela ambientale, istituendo la figura dell’Ispettore Ambientale previa sottoscrizione del relativo disciplinare del servizio”.
Sarebbe questo, sempre secondo il parere della Giunta comunale, il miglior antidoto all’inciviltà e maleducazione civica dell’abbandono rifiuti, “ferma restando la competenza degli uffici e degli Agenti di Polizia Municipale per le attività connesse con l’accertamento e la contestazione delle violazioni in materia ambientale”. L’ispettore ambientale sarebbe, insomma, un rafforzamento dei controlli di fatto già esistenti da esercitarsi attraverso attività di informazione, prevenzione, vigilanza e controllo del corretto
conferimento dei rifiuti urbani.
Con lo stesso atto deliberativo si da informazione che è stato fatto e superato un corso per Ispettore ambientale organizzato dall’Amministrazione comunale “per n. 2 figure dipendenti della ditta Ecotecnica srl gestore del servizio di igiene ambientale”. Il pallino passa ora nelle sole mani del Sindaco che con proprio decreto provvederà alla nomina dei 2 ispettori ambientali.
L’istituzione della figura dell’Ispettore ambientale non è però una novità assoluta per la città. E’ un esperimento già fatto ai tempi della Giunta Montagna e con lo stesso sig. Emanuele de Jaco, ispettore ambientale già da allora, i risultati ottenuti, non certo per colpa sua o non esclusivamente sua, non sono stati quelli sperati. L’abbandono dei rifiuti, nelle periferie in modo particolare, non è stato debellato. Inspiegabilmente non si è riusciti nello scopo neanche con un sostanzioso investimento di risorse finanziarie per l’acquisto di droni e fototrappole. Magari sarà questa la volta buona.