Eventi/di Ass. “Cuore e mani aperte ODV”

Si è tenuta questa mattina, lunedì 31 ottobre, la cerimonia di consegna di un rilevatore delle vene all’U.O. di Pediatria del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce. La donazione è un’iniziativa dell’Associazione Cuore e mani aperte OdV, un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è anche fondatore e presidente.

Erano presenti il Commissario Straordinario di ASL Lecce, avvocato Stefano Rossi, la dott.ssa Roberta Tornese dalla direzione sanitaria del presidio ospedaliero, il direttore responsabile f.f. dell’U.O. di Pediatria, dott. Pasquale Paladini.

Questo dispositivo aiuta gli infermieri a trovare le vene in tempo reale e determinare il miglior punto di inserimento dell’ago. L’innovativo strumento crea un’immagine digitale utilizzando luce a infrarossi sulla pelle, localizzando vene, valvole e biforcazioni profondi fino a 15 mm.

Si tratta di un illuminatore che proietta luce vicino agli infrarossi: questa viene assorbita dal sangue e riflessa dal tessuto circostante. L’informazione viene poi catturata, processata e proiettata digitalmente in tempo reale direttamente sulla superficie della pelle del bambino, fornendo un’immagine accurata del reticolo sanguigno del paziente. Con questo dispositivo i medici possono osservare vene periferiche, biforcazioni e valvole e valutare in tempo reale il riempimento o flusso sanguigno venoso. Inoltre, una volta inserito l’ago, può aiutare a navigare le curve dei vasi, localizzare e avere accesso al primo colpo alle vene dei piccoli pazienti.

È significativo come le date abbiano sempre qualcosa da raccontare. Si apre la notte di tutti i santi. In alcune parti della nostra Puglia questa ricorrenza è celebrata anche attraverso la consegna di doni ai bambini. Il nostro sta nel non arrenderci al fato avverso e continuare a vedere nella malattia la guarigione, nei problemi una soluzione e nella solitudine l’amore di tutti coloro che ci sostengono, premettendoci di non aver paura davanti alle sfide. – sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore di Cuore e mani aperte OdV ha presentato l’iniziativa – Non mi stancherò mai di dire che la nostra missione è quella di rendere l’ospedale più a misura di bambino e questo perché se trattiamo la malattia non come una condanna e i “malati” non come dei condannati, ma persone esattamente come noi, allora sarà semplice comprendere che ogni ospedale, ogni reparto deve trasmetterci il calore di una casa. Le vene sono come radici che ci attraversano e collegano ogni singola parte di noi. Cunicoli che ricordano il dolce scorrere dei fiumi verso il mare. Con questo macchinario sarà più facile rilevarle con evidenti vantaggi tanto per il personale sanitario, quanto per i piccoli pazienti. Come sempre un grazie a tutti coloro che continuano a mostrarci fiducia e si rendono con noi famiglia e dono.

Per il dottore Paladini: “Questo apparecchio è molto importante perché per i bambini poter rilevare un accesso venoso a volte è molto complicato. È chiaro che insieme all’apparecchio assume significato la bravura e l’esperienza dei nostri infermieri che grazie all’ausilio di questo dispositivo riescono a traumatizzare il meno possibile i nostri bambini. Grazie ancora per questa donazione che sicuramente sarà molto utile al nostro reparto.”

Anche il Commissario straordinario Rossi ha tenuto a: “ringraziare per questo miracolo che ogni volta si ripete di un’associazione, quindi della Comunità che si stringe intorno all’ospedale a supporto del buono lavoro che viene fatto all’interno del reparto.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.