Cronaca/di Redazione

Su quasi 50 impianti di distribuzione carburante della provincia sono state riscontrate violazioni in 19 casi, per omessa comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dei prezzi praticati ai fini della pubblicazione e per la mancata esposizione dei prezzi come previsto dal “decreto trasparenza”.

Nei confronti di un gestore di un distributore stradale è stata ipotizzata l’accusa di frode nell’esercizio del commercio, in quanto i campioni di diesel prelevati contenevano una quantità d’acqua, tale da non soddisfare i requisiti minimi di qualità previsti dalla normativa di riferimento europea.
Per tale motivo il rappresentante legale del distributore stradale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce.

Infine, i finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno eseguito un controllo su strada nei confronti di un automezzo che trasportava 17 contenitori di gpl, accertando la mancanza di regolare collaudo delle bombole. Il consequenziale intervento eseguito all’interno di un deposito nel comune di Gallipoli, tra l’altro non dichiarato al fisco, ha consentito di rilevare ulteriori 15 bombole piene (pari a 185 chili di gpl) e 26 bombole vuote, per una capacità complessiva di accumulo di quasi 400 chili, tutte prive dei requisiti minimi di sicurezza, nonché del relativo certificato di prevenzione incendi.

Si è proceduto, pertanto, al sequestro delle bombole nonché alla denuncia a piede libero del legale rappresentante della società . In corso gli accertamenti sul piano fiscale.