Cronaca/di pietro zurico
Vorrei fare una domanda al Sindaco, all’Assessore ai Lavori Pubblici al Dirigente dei Lavori Pubblici nonchè Segretario Generale e naturalmente, e fors’anche e principalmente, al Funzionario responsabile del settore strade e opere a rete: “A Galatina esiste un Regolamento comunale per l’esecuzione di scavi su suolo e sottosuolo pubblico o di uso pubblico come nella maggior parte dei Comuni d’Italia?”
E se esiste, lo si fa rispettare in modo tale che i ripristini siano fatti a regola d’arte?
Se il risultato è quello che si vede in giro per le strade di Galatina, si potrebbe dedurre o che il regolamento non esista o che non si faccia rispettare.
Per capire cosa prevede questo tipo di regolamento ho fatto una ricerca su Google prendendo alcuni comuni a caso.
In tutti i regolamenti sono previste: la richiesta da parte dell’esecutore di poter effettuare lavori di scavo sul mando stradale; il versamento di una cauzione in rapporto alla superficie interessata allo scavo; il controllo da parte dei tecnici comunali del ripristino a regola d’arte dello stato dei luoghi; la restituzione della cauzione dopo alcuni mesi dal ripristino solo se i lavori risultano privi di difetti; la responsabilità dell’esecutore dei lavori e l’obbligo di ulteriore ripristino se i lavori effettuati risultano difettosi anche a distanza di un anno dalla fine dei lavori.
Se queste regole fossero state rispettate anche a Galatina, molto probabilmente ci sarebbe stata più accortezza da parte delle aziende nell’eseguire i lavori e, nella peggiore delle ipotesi, una buona parte dei costi di risistemazione del dissesto non sarebbero stati a carico del Comune ma a carico delle ditte impegnate nei lavori.
Ma chi controlla i controllori? Purtroppo nessuno ed ogni controllore può di conseguenza, fare tranquillamente, incontrollato i propri comodi.
A dimostrazione di ciò basta dare uno sguardo alle strade cittadine che sono state o sono interessate da lavori di scavo per i più diversi e svariati motivi. Basterebbe elencare i lavori di allaccio, per conto dell’AQP, alla rete idrica e fognante o ai lavori di riparazione delle condotte per perdita idrica e chi più ne ha più ne metta.
Da qualche anno a questa parte, stanno dando il proprio corposo contributo al dissesto stradale le compagnie telefoniche o meglio dire le aziende appaltanti i lavori di cablaggio delle città con la fibra ottica. Anche noi abbiamo la nostra ditta appaltante detti lavori, mi dicono per conto della Telecom, che sta letteralmente distruggendo le strade cittadine.
E’ talmente evidente il disastro stradale commesso che vien da chiedersi come è mai possibile che nessuno, dalle parti dei Lavori Pubblici, abbia sentito il dovere di alzare dalla sedia, le sue indolenti terga e recarsi sui luoghi del misfatto per controllare, redarguire gli esecutori dei lavori e magari comminare sanzioni amministrative oltre a chiedere l’immediato ripristino dei luoghi.
Invece nulla, le foto pubblicate sopra sono soltanto una piccolissima parte dello scempio stradale attuato. Alcune buche, tracciature, perimetrazione di tombini lasciate scoperte sono vecchie di almeno un anno e se nessuno si prenderà la briga di richiamare questo signore titolare dell’azienda esecutrice dei lavori, che peraltro è di Galatina, finirà come sempre che a pagare sarà Pantalone e tutto ciò sempre grazie all’inerzia, la noncuranza ed il pressapochismo degli addetti al controllo.