Cronaca/di Redazione
Che succede all’Ospedale di Galatina? Sempre con maggior insistenza si rincorrono voci tra gli addetti ai lavori, come un tam tam di mezze notizie sussurrate, secondo le quali l’Ospedale di Galatina, dopo l’umiliante ridimensionamento a quasi semplice ambulatorio dell’oncologia, dovrebbe essere oggetto di ulteriori “attenzioni” dalla Direzione Generale ASL di Lecce.
Nei corridoi e fra il personale si sussurra che la ASL Lecce, dopo una riunione tenutasi a Lecce nel pomeriggio di ieri, stia per adottare un provvedimento di “chiusura temporanea” del Punto Nascita di Galatina per coprire le carenze di personale dei reparti di Gallipoli.
Mentre scriviamo non c’è alcuna ufficialità, ma più voci “ben informate” confermano le indiscrezioni. Alcune considerazioni vanno fatte perché se ciò si verificasse non si capisce perché a chiudere “temporaneamente” , ma sappiamo quanto in Italia sia definitivo il temporaneo, debba essere Galatina che fa numeri di gran lunga superiori e non Gallipoli.
Il Punto Nascita del S. Caterina Novella è tra le strutture pubbliche, dopo Lecce, quello con in numeri più alti. Le 600 nascite sono ampiamente superate con picchi di 800-900. Non altrettanto si può dire, di presidi e primari, che avrebbero la pretesa che sia il personale di Galatina ad essere spostato a Gallipoli.
Tra le altre trapela, dal malcontento diffuso, che da un po’ di anni il reparto nascita del Sacro Cuore di Gesù, con motivazione ogni anno diversa dalle altre, chiuda battenti con la motivazione ufficiale di sanare qualche criticità della struttura, ma ufficiosamente per motivi assai meno nobili.
Potrebbe essere che ci si avvia ancora una volta ad una decisione “politica” in barba alle esigenze dei cittadini? E se così fosse la politica galatinese con in testa il Sindaco Vergine, già informato dei fatti, e la portentosa Commissione Sanità guidata dal consigliere Antonaci che ruolo hanno? Qualcuno dei due è in grado di rassicurarci con fatti concreti che il rilancio dell’Ospedale di Galatina è in atto? Che quanto oggi sussurrato e condotto sotto traccia non diventerà domani un ulteriore urlo di dolore di un ospedale in agonia?
Perchè a guardare da fuori e al di la di proclami, belle parole e fanciulleschi tentativi di intestarsi decisioni prese altrove e da altri (vedi SCAP) sembra esattamente il contrario.