Eventi/di Esplorando
Escursioni gratuite nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, 1600 ettari con una sorprendente ricchezza di specie e ambienti, lungo 12 chilometri di costa a sud di Gallipoli.
Con Esplorando, il progetto di ecoturismo voluto per il decimo anno consecutivo da Lido Pineta, lo stabilimento balneare eco-friendly tra Torre San Giovanni e Torre Mozza, si fa trekking guidato ogni giovedì fino al 24 agosto: dalle dune costiere alla pineta, dalle zone umide con bacini artificiali ai canali, dai campi recintati con i muretti a secco fino alla collina ricoperta di macchia mediterranea.
Un’occasione da non perdere per chi ama le vacanze attive, con la possibilità di immergersi nella natura e scoprirne la biodiversità con soste per ascoltare i racconti e osservare le peculiarità naturalistiche, storiche e archeologiche del luogo, grazie a Emanuela Rossi e Totò Inguscio di Avanguardie, straordinari conoscitori del territorio, che lo esplorano con curiosità e competenza da tanti anni (avanguardie.net).
Si parte da Lido Pineta in località Fontanelle e in compagnia delle guide ambientali professioniste si cammina lentamente sulla sabbia, lungo i canali, intorno ai bacini, sui gradoni rocciosi delle serre di Ugento, dopo una giornata di mare trascorsa a Lido Pineta (lidopineta.it). Dal comodo parcheggio si percorrono pochi metri per arrivare in spiaggia attraverso una pineta secolare, che regala ombra e canto delle cicale con panchine e tavoli da picnic, un parco giochi per bambini, ristorante à la carte e bar-caffetteria self service con specialità salentine.
La sabbia è fine e nell’area relax si può oziare sotto ombrelloni in canne d’Africa ben distanziati, cullati dal rumore delle onde. Alle 17.30 fino al 3 agosto e poi alle 17 dal 10 al 24 agosto si parte da Lido Pineta e si procede lentamente per un paio di ore, ogni volta esplorando una zona diversa (prenotazione indispensabile al 347.9527701-349.3788738). L’appuntamento del 13 luglio è lungo i canali per godersi la bellezza del paesaggio nella piana tra le dune e le Serre di Ugento: si cammina per otto chilometri con pochissimo dislivello tra la vegetazione riparia, osservando uccelli e animali che vivono nei preziosi spazi di acqua dolce. In compagnia di Totò Inguscio si scopre questa zona dal punto di vista storico e naturalistico, con tante curiosità.
La passeggiata guidata lungo i Canali si ripete anche il 10 agosto. L’escursione ai bacini (il 20 luglio e il 17 agosto), alle spalle della spiaggia, accende i riflettori su quella che era una delle più vaste zone umide del Salento, che si iniziò a bonificare negli anni ’30 del secolo scorso, facendo confluire le acque in bacini artificiali. Se ne contano sette e hanno i nomi delle antiche paludi ugentine: Suddenna, Bianca, Ulmo, Rottacapozza Nord e Sud, Spunderati Nord e Sud. Sono circondati da canne di palude, abitati da rospi, rane e raganelle, gallinelle d’acqua, tuffetti e folaghe, che si lasciano ammirare durante il percorso, meglio se provvisti di binocolo.
Nell’escursione lungomare del 3 agosto si procede per cinque chilometri tra dune e pineta senza dislivelli, sulla battigia accanto all’acqua cristallina, tra la vegetazione spontanea che preserva le dune dall’erosione, ammirando i “gigli” di mare e all’ombra dei pini, si ascoltano tante storie e aneddoti. E poi c’è l’escursione del 27 luglio e del 24 agosto lungo il costone delle Serre Salentine per 5 chilometri e mezzo su un dislivello di circa 65 metri, con le colline ricoperte di macchia mediterranea, che profumano di rosmarino, mirto e lentisco, interrotte dai “canaloni” scavati nella roccia dall’acqua nel percorso dall’entroterra al mare, che sull’ultimo gradone roccioso prima della costa regala la suggestiva Specchia del Corno.
Si rientra al tramonto, quando il sole si tuffa in acqua, con la possibilità di proseguire la serata a Gemini appena fuori Ugento, a 5 km dalla spiaggia, per cenare nel suggestivo ristorante Farnari Unconventional Locanda (farnari.it), un mix di storia, artigianato e design con due sale, di cui una ipogea ricavata nell’ex cantina del palazzo arcivescovile seicentesco e un bel terrazzo. Ottima la cucina tradizionale e personale dello chef Eugenio Pindinello, che parte dal territorio, con prodotti sempre freschi lavorati con tecniche di cucina moderna, a cui aggiunge un’impronta fusion. Il risultato sono piatti squisiti come il pacchero con scorfano, concassé di pomodoro e frigittello.