Incerto l’esito dell’iniziativa: la manifestazione di interesse è partita fuori termini.

Cronaca/di pietro zurico

Con la delibera comunale n. 280 del 20/07/2023, avente per oggetto la manifestazione di interesse per l’acquisizione di beni confiscati alla criminalità organizzata siti nel territorio del Comune di Galatina, la Giunta comunale ha deliberato di voler procedere all’acquisizione dei beni messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità.

Il bene in oggetto è formato da numerose particelle distinte ma facenti parte di un unico compendio che negli anni 90, nelle intenzioni degli allora proprietari, era destinato a diventare un Kartodromo ubicato in agro di Galatina sulla Strada provinciale 362.

Nelle intenzione dell’Amministrazione comunale, qualora il bene fosse acquisito, vi è intenzione di destinarlo ad attività sportive rivolte al recupero di marginalità sociali, con gestione indiretta, con assegnazione tramite bando pubblico, sulla base di apposita convenzione e previa assegnazione in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza,
ad uno o più dei soggetti.

Le fonti finanziare necessarie a garantire la sostenibilità della progettualità, viene specificato in delibera, pari a Euro 100.000 trovano copertura nel bilancio di esercizio 2023-2025. L’utilizzo degli immobili avverrà entro un anno dalla loro consegna, essendo gli stessi in pessimo stato di manutenzione.

Fin qua tutto bene, da qua in poi cominciano le solite dolenti noti.

L’Agenzia Nazionale, al fine di consentire l’adozione del provvedimento di destinazione con nota del 06.06.2023 aveva invitato le Amministrazioni potenzialmente interessate (Agenzia del Demanio – Direzione territoriale Puglia e Basilicata; Regione Puglia; Provincia di Lecce; Comune di Galatina), a manifestare, entro 15 gg. dal ricevimento della suddetta nota, il proprio interesse all’acquisizione dei predetti immobili.

Il Comune di Galatina, con la nota del 22.05.2023, a firma del Sindaco, aveva richiesto alla ANBSC l’assegnazione dei predetti beni confiscati, ma avendo confuso quella che era solo una nota di potenziale interesse aveva del tutto trascurato di fornire riscontro, con atto deliberativo, a quanto richiesto con la suddetta nota dall’Agenzia.

Ancora una volta confusione e negligenza altro che “mero errore”. La speranza è ora quella che non ci sia eccessiva rigidità sui termini di scadenza o quantomeno non vi siano state manifestazioni di interesse da parte di altri Enti. Diversamente sarebbero purtroppo vanificate tutte quelle belle e nobili intenzioni sulla destinazione e finalità sociale riportate in delibera.