Cronaca/di pietro zurico

Galatina – Come al solito sono le interrogazioni consiliari ad aver tenuto banco nei lavori consigliari odierni.

Avevamo già dato anticipazione delle interrogazioni del consigliere Mariano aventi per oggetto, la prima, la movida di piazza S. Pietro in generale e le pallonate sul sagrato della Chiesa Madre in particolare. La seconda i lavori di messa in sicurezza della scuola Giovanni XXIII e la conseguenziale ricerca di una nuova location per ragazzi e personale.

Delle due è stata data risposta soltanto ai di messa in sicurezza della scuola. Ha risposto l’assessore Perrone. Una risposta apparsa incerta e nebulosa. In sintesi ha detto : “stiamo lavorando in cerca di una soluzione in concerto con le autorità scolastiche”. Naturalmente insoddisfatto il consigliere Mariano che ha appunto evidenziato come le parole dell’assessore Perrone siano solo sembrate “atti di indirizzo più che vere e proprie soluzioni concrete in quanto i lavori da eseguire sono tanti, richiedano tanto tempo per la loro esecuzione e mancano appena 45 giorni dall’inizio dell’anno scolastico”.

Per la seconda interrogazione la maggioranza si è riservata di fornire risposta entro 30 giorni.

Insoddisfatta della risposta fornita dall’assessore Stasi anche la consigliera Tundo che ha dato lettura dell’interrogazione presentata insieme al consigliere Amante. Verteva sui lavori di ristrutturazione della palazzina degli uffici del quartiere fieristico e del pericolo perdita degli 835.000 euro finanziati dalla Regione Puglia.

Pericolo inesistente secondo l’assessore Stasi, così come allocazione logistica inadeguata (quella della palazzina) per ospitare l”ufficio di Collocamento, e per finire, finanziamento insufficiente (sempre secondo lui) per rendere agibili gli uffici per la destinazione ipotizzata. Sarebbe, invece, a suo parere ideale la sede degli uffici ex Suap in quanto in posizione di centralità cittadina, facilmente raggiungibile per i paesi viciniori ed anche l’Arpal Puglia sarebbe d’accordo avendo riconosciuto (insieme a lui) insufficiente il finanziamento per la ristrutturazione della palazzina. Arpal avrebbe, infine, accettato con favore la proposta alternativa a patto che venisse messo in sicurezza l’intero immobile che raggruppava Anagrafe e Suap.

Naturalmente scontenta della risposta la consigliera Tundo che oltre alle perplessità sulla “centralità” della sede alternativa ha esternato seri dubbi sul cambio di opinione di Arpa riguardo l’insufficienza del finanziamento dopo gli innumerevoli sopralluoghi effettuati insieme ai tecnici sia di parte che regionali e dai quali è emerso, e ratificato, parere completamente discordante da quello espresso dall’assessore Stasi.

Ci sarebbe poi da parlare del problema traffico e parcheggi ma di questo ci sarà tempo ed occasioni più appropriate.

E’ rimasta senza risposta anche l’interrogazione letta dal consigliere Amante per la quale la maggioranza ha inteso, anche in questo caso, di avvalersi dei 30 giorni concessi dal regolamento per la risposta. Si trattava dei bagni pubblici e dei punti d’ombra sollevati dall’iniziativa circa l’istituzione del contributo economico chiesto all’utenza, la gestione del servizio e il responsabile della gestione.

Ultima interrogazione è stata quella letta dalla consigliera Sandra Antonica a firma, a parte Antonaci, di tutti i consiglieri della minoranza. La intitoleremmo ” Foresta, chi era costui?”. Foresta è un ingegnere venuto alla ribalta e conosciuto dalla città in occasione dell’inaugurazione del mercatino impropriamente definito Fiera Campionaria.

E’ riuscito a creare più scompiglio lui in una sola serata, (e pochissimi minuti di intervento) di quanto avrebbero potuto crearne due galli messi insieme in un pollaio. Le sue dichiarazioni sono state vere e proprie “bombe”, come era solito definire le sue notizie l’indimenticabile Aldo Biscardi quando parlava di calcio mercato.

Non mi dilungo a ricordare e descrivere i fatti avendo a disposizione l’interrogazione consiliare che pubblico nella sua interezza e dove sono riportati analiticamente i fatti ed atti sui quali i firmatari chiedono di ricevere chiarezza.

Premesso che

1) Con delibera numero 122 del 24/3/2023 la Giunta ha formulato indirizzo alla direzione Urbanistica e Attività Produttive per la redazione degli studi di fattibilità relativi alla realizzazione di un polo integrato di servizi al quartiere fieristico, della superficie di 20 ettari oltre che della realizzazione del parco urbano nei comparti 16/17.

2) Che per assicurare tempi brevi  per gli studi di fattibilità con determina del 27/6/2023 Il RUP ha impegnato  19.032,00 € sul bilancio 23/25 per affidare incarico di supporto al RUP nella persona dell’architetto Foresta, corrente in  Lecce, sulla scorta delle informazioni curriculari agli atti della stazione appaltante attinte sulla piattaforma telematica di negoziazione  “Tuttogare” mediante l’applicazione della tipologia dell’affidamento diretto con negoziazione diretta con un solo operatore economico.

3) Che nello stesso pomeriggio del 27/6 l’architetto Foresta è stato invitato a parlare in pubblico del SOGNO chiamato Fiera all’inaugurazione della Campionaria.

Preso atto che

 Nel suo lungo ma dettagliatissimo intervento l’architetto Foresta ha enunciato con dovizia  di particolari, un “progetto giunto alla seconda fase di finanziamento perché giudicato fattibile”.

Considerato che

1) Che la stampa locale, e non solo locale, ha riportato il suo intervento anch’essa con dovizia di particolari.

2) Che il sogno chiamato Fiera si estende per 20 ettari oggi dichiarati totalmente “in stato di abbandono”.

3) Che l’architetto Foresta ci ha resi partecipi del fatto che egli ha vissuto “questi 10 mesi come il nomento più aulico della sofferenza perché è nella sofferenza che c’è l’atto creativo” (cit. Architetto Foresta) che non si comprende di quali 10 mesi stia parlando.

4) Che nella narrazione della “fase diagnostica che è reale” (cit. arch. Foresta) ha dato quasi per scontata la copertura di 30.000 m2 con pannelli solari e la produzione di 13.000 kwatt,  ed ha assicurato che sarà possibile la raccolta di 5.000 litri d’acqua piovana.

5) Che egli ammette con candore, e lo citiamo ” NU M’AGGIU INVENTATU NIENTI”  (Infatti sia il sindaco Rizzelli e il già assessore Quida, la commissione urbanistica nel 2008 avevano messo in campo azioni in questa direzione nel territorio di Galatina).

6)Che nella bellissima e chiarissima affermazione “Nu M’AGGIU” nel bellissimo dialetto galatinese sembrerebbe intestarsi più di qualche idea progettuale escludendo dalla realizzazione di parte del sogno/ visione fiera gli uffici già incaricati dal marzo 2023  (come è potuto succedere se egli ha ricevuto formale incarico la mattina del 27 giugno).

7 ) Che non ha spiegato il progetto perché ” se si spiega il progetto il progetto non vale mentre il progetto va guardato” citazione Arch. Foresta.

8)Considerato che ha parlato di 3 tipi di finanziamenti diversi, di analisi di mercato per stadio di nuoto, di analisi di mercato per stadio di atletica,  di altre analisi di mercato e analisi sociali, per la riconversione dei padiglioni che diventeranno un contenitore di 7000 persone al coperto e di  3000 all’aperto con la “collaborazione di persone che progettano questo a Roma dalla mattina alla sera” (cit. arch. Foresta)

9) Che ha parlato inoltre di altri canali di finanziamento per la formazione e aule didattiche e per il museo MAXI che dovrà competere “fluidamente” col mondo, per ambientare le mostre, anche contemporanee.

10) Che nella narrazione del sogno Fiera sono presenti 4.000 posti auto.

11) Che la durata del contratto di appalto di supporto al RUP è pari a 20 GG naturali e consecutivi decorrenti dalla data di sottoscrizione della lettera commerciale,

SI CHIEDE DI SAPERE

Se la S.V.  è a conoscenza del fatto che nei giorni successivi al racconto alla stampa e alla Città di questa “visione” da parte dell’architetto Foresta, solo qualche ora prima sconosciuto alle Istituzioni Comunali e ai cittadini galatinesi, non era invece presente presso gli uffici comunali alcun rendering/ progetto / studio di fattibilità che potesse essere visionato dai Consiglieri comunali recatisi negli uffici avendone prerogativa ai sensi del 267.

Se la S.V. è a conoscenza delle occasioni in cui l’architetto Foresta supporto al RUP dal 27/06 con contratto di 20 giorni per 750€ al giorno circa, si sia relazionato con gli uffici tanto da essere così consapevole di ogni dettaglio dello studio di fattibilità in essere e/o in divenire.

Se nella lettera invito prot. N. 0034864 del 20/06/2023 a firma del RUP accompagnata da una serie di allegati (cit. della determina del RUP n. 77 del 27/06/23) compaiano atti finora  ufficialmente sconosciuti ai consiglieri comunali che ne hanno fatto richiesta.

Sulla base di quali allegati è stato invitato l’architetto Foresta a presentare il preventivo per l’affidamento dei lavori di che trattasi ( cit. della delibera).

Se alla scadenza del contratto è stato protocollato “alcun lavoro”  a mezzo di posta certificata dall’architetto Foresta.

Inoltre si chiede si sapere se la SV  può precisare in che modo e con quali strumenti di legge  regolanti i rapporti tra PA e privati, intenda, per i 40 milioni che pare servirebbero per la realizzazione del sogno Fiera, “prescindere da forme di finanziamento pubblico non intendendo  aspettare il tanto raccontato PNRR ma raccogliendo finanziamenti imprenditoriali privati” cit. Vergine”.