Eventi/di Area Comunicazione Comune di Galatone.

È dedicata al Sud, anzi ai Sud, la terza edizione del TERRE DI MEZZO Festival, rassegna estiva multidisciplinare di teatro, musica, danza e poesia ideata ed organizzata dalla Compagnia Salvatore Della Villa, quest’anno in scena a Galatone (Le).

Dopo le prime edizioni, del 2017 e 2018, tenutesi a Surano, il festival, che fa della peculiarità itinerante il suo punto di forza, per l’edizione 2023 si sposta, infatti, nel centro storico galatonese, nell’atrio del Palazzo Marchesale, per tre giorni, da venerdì 8 a domenica 10 settembre 2023. Il festival è reso possibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune di Galatone e del Teatro Pubblico Pugliese.

I concerti si inseriscono all’interno della Programmazione Puglia Sounds – Circuito dei Luoghi 2023. Le attività sono programmate all’interno del cartellone dell’Estate Galatea 2023.

Questa terza edizione del festival approfondisce la narrazione dei Sud, che convergono in una ‘Terra di mezzo’ e raccontano di scambi e commistioni musicali e linguistiche che, strutturandosi nell’integrazione, danno luogo a espressioni artistiche di nuova vita. Ai Sud che risuonano di echi e musiche delle terre ‘al limite’, la cui vocalità canta il mare come confine e come vastità, ma canta anche la periferia come confine e vastità. Una vastità della periferia che non è territoriale ma è di capienza, laddove la facilità d’integrazione e di approdo porta a una ricchezza, anche esotica, di espressioni.

Tra i Sud c’è anche un Sud latino, che si interpone tra due grandi regioni del meridione del mondo, l’Andalusia e l’America latina. E poi c’è un Sud più mediterraneo che corre sulla direttrice Cagliari-Galatone e si sviluppa in un Teatro da balcone, che è itinerante e che elegge vicoli e antiche balconate a postazioni privilegiate, per gustare, in una scena a cielo aperto, brevi performance teatrali.

Primo appuntamento, venerdì 8 settembre (ore 21), con ‘La voce e il canto del Sud’ con Marco Della Gatta, Maria Margherita Manco, Francesco Negro, Serena Serra. Quattro artisti che con voci e pianoforte offrono una visione della libertà, della poesia e del sentimento del Sud, percorrendone i tratti più caratteristici della cultura e della più viva passionalità. La piena interazione tra musica, suono della voce, canto ed espressività teatrale riesce a proiettare l’ascoltatore in una forma anche insolita di concerto, grazie ad arrangiamenti nei quali emerge la capacità interpretativa, la personalità e le possibilità comunicative degli artisti. Ricerca sonora e poetica, dunque, per una fruizione al tempo stesso profonda e leggera. Come è il Sud.

Sabato 9 settembre alle ore 21, occhi al cielo per il nuovo format teatrale, Teatro da balcone, creato dal Teatro del Segno di Cagliari in collaborazione con Compagnia Salvatore Della Villa. Il centro storico di Galatone ospiterà piccoli frammenti di teatro, sia esso tratto dalla drammaturgia classica o da drammaturgie originali contemporanee. Teatro da balcone vuole dire mettere insieme le piazzette del centro storico, gli slarghi sui quali si affaccia un balcone e la voglia di incontrare quanti più spettatori possibile. Gli artisti, selezionati tramite una call pubblica, saranno attori, ballerini, musicisti, cantanti, performers, circensi, o allievi che proporranno al pubblico una pièce teatrale, condividendo la loro arte in sinergia e collaborazione con altri artisti, alla realizzazione di uno spettacolo itinerante che condurrà il pubblico tra gli scorci più suggestivi del paese.

A seguire, alle ore 22, nell’Atrio del Palazzo Marchesale, Jaleo Duo sarà il protagonista di ‘Flamenco e Hispano-America’ un viaggio musicale itinerante che fa da spola tra due grandi poli culturali del Sud del mondo: l’Andalusia e l’America Latina di lingua spagnola. Il Flamenco e le sue influenze saranno raccontati dalle chitarre di Checco Leo e Gioele Leo, attraverso brani del repertorio tradizionale, pezzi originali e alcuni tra i più grandi successi internazionali tratti dal Mondo Musicale Latino, arrangiati e rivisti in chiave flamenco.

L’intesa e la sinergia dei due, padre e figlio, unite alla tecnica virtuosistica della Chitarra Flamenco conferiscono al concerto una forza ed un’energia tali da coinvolgere il pubblico in un’esperienza intensa e ricca di emozioni. L’ascoltatore è avvolto in un’atmosfera di sonorità hispano-americane carica di momenti di altissimo virtuosismo.

Chiuderà il festival, domenica 10 settembre (ore 21), lo spettacolo ‘Baroni in laguna’ del Teatro del Segno, la messa in scena teatrale del testo di Giuseppe Fiori sulla rivolta dei pescatori di Cabras, in provincia di Oristano. Una voce racconta, vive, esplode accarezza e si rompe nelle emozioni dei personaggi racchiusi nel libro inchiesta di Giuseppe Fiori. Il fluire delle voci di questo monologo, si alterna, creando brevi squarci nel tempo, alle immagini autentiche di quegli anni e alla voce di un bambino d’allora, che racconta attraverso i suoi occhi il mondo dello stagno e della peschiera, la ricchezza dei padroni, la povertà dei pescatori e i soprusi degli “zeraccos”. Dialogano con i personaggi portati in scena da un solo attore, e si fondono con la storia di questa rivolta esplosa sessant’anni fa, le note d’una chitarra elettrica che, utilizzando l’assoluta modernità dei suoni creati da una “pedal board” si unisce alla “voce” aspra del sassofono.