Cronaca/di Redazione
I consiglieri comunali Antonica Sandra (PD), Antonica Anna (PD) e Loredana Tundo (CON), Amante Marcello (GIM) e Emanuele Mariano (FCAS), hanno presentato, tramite PEC, interrogazione consigliare urgente, indirizzata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio di Galatina, avente per oggetto l’utilizzo a parcheggio dell’area presso ex Kartodromo prospiciente la S.P.362, di proprietà dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per l’organizzazione dell’evento “Concerto Negramaro di Galatina”.
In premessa gli interroganti percorrono il cammino che ha portato alla tanto discussa concessione ed successivo utilizzo, con relativi annessi e connessi, dell’ex Kartodromo quale area parcheggio nell’occasione del Concerto di Negramamaro.
“Questa Amministrazione – si legge nell’interrogazione – ha accolto la richiesta avanzata dalla Ambaradan s.r.ls, concedendo il patrocinio richiesto e l’autorizzazione all’utilizzo del logo/stemma del Comune per l’evento dal titolo “NGR20”, concerto del gruppo “Negramaro” programmato per il 12.08.2023 presso I’Aeroporto militare di Galatina; L’evento patrocinato dalla P.A. avrebbe dovuto apportare un contributo culturale, promuovere l’immagine della Città e valorizzare il territorio comunale a livello turistico, sociale ed economico“;
“In disparte da ogni considerazione in ordine all’effettiva promozione del territorio che l’evento in parola avrebbe dovuto dare – aggiungono proseguono i cinque consiglieri – soprattutto in merito alle numerosissime polemiche in ordine all’organizzazione dello stesso e alla sua effettiva fruibilità da parte degli utenti, è dovere della P.A. chiarire ogni questione riguardo l’uso di un’area di proprietà dell’Agenzia Nazionale per la amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per fini squisitamente lucrativi da parte di soggetti terzi;
Come risulta dalla Deliberazione Della Giunta Comunale N.304 Del 09/08/2023, questa P.A.per conto della Società organizzatrice dell’evento ha provveduto ad acquisire la disponibilità nel periodo di interesse (1/15 agosto 2023), dell’area individuata presso l’ex Kartodromo prospiciente la S.P.362, di proprietà dell’Agenzia Nazionale per la amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e da destinare a parcheggio”
Più precisamente, questo Comune ha richiesto all’Agenzia, con apposita nota del 27.03.u.s.protc.n.15203 la concessione in comodato d’uso gratuito per il periodo 1-15 Agosto 2023, al fine di destinarlo ad arca parcheggio, come previsto nel progetto organizzativo dell’evento, e su apposita richiesta della Società organizzatrice dell’evento;
In ragione di quanto si legge nella citata Delibera di Giunta, P’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, con nota del 5/04/2023 protc.n.17272 ha riscontrato positivamente la richiesta del Comune, concedendo l’area indicata per il periodo richiesto”
“Il codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 159/2011) – proseguo – agli artt. 45 e successivi disciplina la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Le norme richiamate sono state adottate dal legislatore con lo scopo di restituire alla comunità le ricchezze accumulate illecitamente dalle mafie. “Le mafie restituiscono il maltolto” era il nome della campagna avviata da Libera nell’anno della sua nascita,il 1995.
Oggi tali beni sono gestiti dall’Agenzia soprarichiamata, che sotto il controllo del ministero dell’Interno, si occupa della destinazione dei beni confiscati e li amministra in attesa del passaggio di gestione. Quasi il 79 per cento dei beni immobili “destinati” è in mano ai Comuni. In altri casi, invece, i beni sono assegnati alle forze dell’ordine o altri organi dello Stato. Gli enti territoriali destinatari possono amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione gratuita ad associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative, comunità terapeutiche e di recupero, associazioni di protezione ambientale, a patto che non siano a scopo di lucro, e operatori dell’agricoltura sociale“.
“Con riguardo all’uso dell’arca confiscata – concludono -in occasione dell’evento “concerto Negramaro” è evidente ed incontestabile che l’area è stata utilizzata da un soggetto che non solo non appartiene alle categorie indicate dalla legge, ma che ha agito esclusivamente per un fine di lucro/economico squisitamente personale. Invero, è documentale che l’area in questione è stata utilizzata come parcheggio dalla Società FRIENDS & PARTNERS SPA, la quale ha preteso dai cittadini-utenti il pagamento di un ticket di € 20,00 per consentire l’accesso e la sosta in detta area, incassando diverse decine di migliaia di euro.
Ove l’uso ai fini di lucro (privato) non sia stato specificamente giustificato ed assentito per l’area concessa dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, o comunque vincolato al reimpiego per fini sociali, è del tutto evidente che la P.A. ha agito in totale spregio alla normativa di settore (codice antimafia)“.
Quale convenzione è stata posta in atto tra il Comune e la Firends & Partners visto che non esiste traccia presso l’Albo pretorio del Comune? Per avere risposta a tale quesito gli interroganti chiedono al Sindaco ed al Presidente del Consiglio di Galatina:
” – se l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, è stata notiziata dell’uso dell’area di sua proprietà per fini economici da parte della Società FRIENDS & PARTNERS SPA;
– se, tra la P.A. e la società sia stata sottoscritta apposito atto/convenzione per la gestione dell’area che ne dispianasse, uso, modalità, termini e quanť’altro;
– se i proventi della area di parcheggio in questione conseguiti dalla società che ha preteso il pagamento del ticket nella misura di € 20,00 per ogni vettura sono destinati al reimpiego sociale;
– in definitiva quali provvedimenti questa Amministrazione ha adottato per la fattispecie in questione in coerenza ed ossequio delle prescrizioni imposte dal Codice Antimafia“.
L’interrogazione è stata inviata per opportuna conoscenza, compresi gli allegati delle documentazioni citate, all’Agenzia dei beni confiscati alla mafa, a Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alle associazioni a tutela dei consumatori.