Cronaca/di Coldiretti Puglia
Con l’aumento degli incidenti sul lavoro in agricoltura dell’1,55% nei primi 6 mesi del 2023, quando era già cresciuto del 18% il numero dei casi mortali saliti a 15 nel 2022, arrivano i fondi per i familiari delle vittime.
A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Inail sugli infortuni sul lavoro in agricoltura in Puglia, in riferimento al via libera del Ministero dell’Economia alla destinazione di ben 5 milioni di euro per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, grazie ad un Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a tutela degli eventi avvenuti tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023.
Si tratta di uno stanziamento aggiuntivo che integra le risorse già a disposizione dell’apposito Fondo istituito nel 2007 – spiega Coldiretti Puglia per sostenere i familiari dei lavoratori vittime di infortuni mortali sul lavoro, assicurati o meno all’Inail. Gli importi aggiuntivi saranno liquidati con un’indennità “integrativa” dell’una tantum, a favore dei familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.
Il beneficio, erogato una tantum spetta ai superstiti di infortuni mortali, ovvero sia il coniuge (o unito civilmente) e figli. Limitatamente ai figli, il beneficio spetta sempre ai figli maggiorenni inabili al lavoro, mentre ci sono delle restrizioni in ragione all’età, vediamo quali sono. L’indennità spetta in ogni caso fino al diciottesimo anno di età, fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o professionale a carico o fino a 26 anni, se studenti universitari, a carico e senza un lavoro retribuito.
Il fondo specifico per il finanziamento di questa importante misura è stato istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine – aggiunge Coldiretti Puglia – di garantire un adeguato supporto ai familiari dei lavoratori – assicurati e non- vittime di gravi infortuni sul lavoro. La richiesta va inoltrata all’Inail, ente che si occuperà anche dell’erogazione dell’importo. La misura della prestazione, invece, è fissata annualmente con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare superstite e delle risorse disponibili del Fondo. Gli interessati possono inoltrare all’Inail la richiesta utilizzando il modello predisposto e avvalendosi, eventualmente, dell’assistenza gratuita del patronato Epaca.
Al contempo grazie al prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni bisogna rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente sempre più avanzato e anche più sicuro. Per questo è necessario che le istituzioni a tutti i livelli implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo – conclude Coldiretti Puglia – attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore.