Cronaca/Coordinamento Regionale USB PI
Angelo Ferrarese – Fabiana Timo
“USB che da molto tempo, come noto, lotta al fianco delle Lavoratrici per ottenere il passaggio delle stesse da part-time a full-time, dopo svariati anni di servizio, attraverso la vertenza del 2021/2022 aveva ottenuto un aumento orario da 20 a 25 ore settimanali.
Ebbene, il 1°aprile 2023, 2 delle 5 assistenti sociali dell’Istituto Immacolata ASP di Galatina, ente che impiega il proprio personale in via esclusiva nei servizi offerti dall’Ambito Sociale Territoriale di Galatina, sono state assunte dal Comune di Galatina, essendo vincitrici di un bando di mobilità.
Pertanto, in considerazione delle 50 ore a tempo indeterminato, liberate dalle 2 assistenti sociali sopra dette, USB fin dal 27 marzo scorso aveva chiesto al Coordinamento Istituzionale dell’Ambito di Galatina, organo di indirizzo politico, che tali ore fossero assegnate alle tre assistenti sociali alle dipendenze dell’Istituto affinché esse potessero raggiungere l’agognato full-time.
Dopo svariati mesi di solleciti da parte nostra e di tentennamenti e rinvii da parte dell’ATS, nel mese di luglio abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione delle Lavoratrici per costringere la controparte a discutere dell’argomento attorno ad un tavolo.
Sia l’Ambito che l’Istituto Immacolata non hanno dato alcun cenno di riscontro durante il mese di agosto (purtroppo avevamo dimenticato che agosto è mese di ferie!). Finalmente, in settembre, dopo il secondo intervento della Prefettura di Lecce, si è tenuto il tanto desiderato incontro, nel quale alla nostra precisa domanda del perché non fossero attribuite parte delle 50 ore a tempo indeterminato alle 3 Lavoratrici, il Presidente dell’Ambito non ha saputo dare alcuna risposta.
Eppure, sono ore di lavoro finanziate con risorse stabili, già poste in bilancio. Dove sono andate a finire queste risorse? Quale uso ne è stato fatto? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che oggi si sarebbe dovuto tenere in Prefettura il tavolo per l’espletamento del tentativo di conciliazione, ma due ore prima dell’incontro, l’Ambito di Galatina ha inviato una missiva per comunicare l’impossibilità dell’Ente di partecipare all’incontro a causa “di improrogabili impegni istituzionali”!
Purtroppo, non è la prima volta che accade che le parti si sottraggano al confronto.
Stigmatizziamo tale comportamento, che troviamo irrispettoso e arrogante nei confronti della Prefettura ed in particolare delle Lavoratrici che attendono risposte da molti mesi e che continuano a fare il loro dovere pur tra tante difficoltà.
Nelle more degli incontri, USB ha dichiarato fin dal mese di luglio scorso la sospensione del Servizio di Pronto Intervento Sociale, istituito dall’ATS senza che le operatrici avessero mai avuto contezza delle convenzioni e accordi con enti terzi atti a garantire l’incolumità e la sicurezza delle addette e degli utenti, come previsto dai regolamenti vigenti.
Avevamo richiesto di prendere visione delle varie convenzioni che l’Ambito avrebbe dovuto stipulare per l’attivazione del Servizio, ma anche a tale richiesta non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
A questo punto riteniamo indispensabile che la cittadinanza sia a conoscenza di ciò che succede!
Possiamo garantire che la lotta continuerà affinché queste Lavoratrici possano finalmente ottenere un contratto full-time stabile e non soggetto alle volubili politiche sociali delle Amministrazioni di turno, perché i Servizi Sociali Professionali erogati dagli Enti locali sono servizi essenziali per tutti i cittadini!
Su nostra espressa richiesta la Prefettura di Lecce convocherà nuovamente un incontro non appena possibile. Non molleremo!