Cronaca/di pietro zurico
Non c’è riuscito neanche Babbo Natale a dare un po’ di serenità ai lavori consiliari. Alla fine son rimasti sorpresi anche parte degli stessi consiglieri comunali che forse si erano illusi che la fatidica aria natalizia “che rende tutti più buoni” li avrebbe contaminati. Non è stato così.
Purtroppo di brindisi, meglio dire di “bere”, si è anche parlato ma lo si è fatto soltanto per esacerbare ancor più gli animi e poi, diciamocela tutta, non si può pensare a baci ed abbracci quando l’ordine del giorno dei lavori è pieno zeppo di argomenti “esplosivi”.
Ci son volute circa sette ore di Consiglio per discuterli e votarli tutti. Cominciamo col dire che gli argomenti all’ordine del giorno, con l’astensione e/o il voto contrario dei cinque consiglieri di minoranza, sono stati approvati tutti.
Approvate le aree da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, aliquote e detrazioni per il 2024 dell’IMU, l’aggiornamento al DUP, il Bilancio di previsione 2024/2026, , la ricognizione delle partecipazioni Pubbliche, il Regolamento della Commissione per le Pari Opportunità, il progetto per la realizzazione della nuova caserma per l’Arma dei Carabinieri da realizzarsi in via Pavia attraverso la ristrutturazione dell’ex sede dell’asilo nido con un costo complessivo che si aggira, circa, su € 1 milione e 200.000 ed infine la ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Per il resto si è trattato di atti dovuti e qui qualche avvocato-politico (assai politico ma molto poco avvocato) si è dimenticato che le sentenze vanno eseguite e non discusse. La discussione, caso mai, andrà fatta nelle sede competenti.
Che l’aria all’interno del Consiglio comunale, ritornato nella sua sede originale dopo la breve escursione nella frazione, non fosse delle più rilassanti si è capito subito sin dall’interrogazione consiliare. Si trattava della nota vicenda della concessione del kartodromo alla società Park Fun per essere adibito, da quest’ultima, a parcheggio, con fini di lucro.
La risposta del Sindaco Vergine non ha soddisfatto gli interroganti e alla replica della consigliera Sanda Antonica, protrattasi oltre i limiti regolamentari (ma era un argomento complesso con una moltitudine di interrogativi a cui non era stata data risposta) il Presidente del Consiglio Francesco Sabato è intervenuto deciso (forse un po’ troppo deciso) per interrompere la consigliera che, non avendo ricevuto le risposte attese, ha “informato” che si riservava di poterle ottenerle in altre sedi.
La conflittualità tra le parti è riesplosa al momento di affrontare gli argomenti relativi al DUP, al Bilancio di previsione ed all’IMU. Le minoranze hanno presentato una petizione di cui a beneficio dei lettori pubblichiamo il testo integrale:
“E’ stato rispettato il regolamento” è stata la risposta della maggioranza”.
Si è votato e la pregiudiziale è stata respinta. Il gruppo del PD al momento del voto dei tre punti “incriminati”, motivandola, ha abbandonato l’aula.
Durante la discussione e l’approvazione del Bilancio, e quindi durante l’assenza dei consiglieri PD, succede un fatto nuovo (ormai è un’abitudine). Il Sindaco chiede la parola al Presidente del Consiglio che gliela concede. Purtroppo non parla del Bilancio, come avrebbe dovuto, ma effettua un intervento “a gamba tesa” contro la consigliera Sandra Antonica in risposta a presunte offese o attacchi rivolti alla sua persona dalla stessa consigliera. La cosa sta accadendo ormai troppo spesso. Sarebbe proprio il caso che qualcuno si desse una calmata
Approvato il Bilancio è stata effettuata una pausa. Alla ripresa altra sorpresa. Il Sindaco è assente e non viene neppure fornita alcuna motivazione ai cittadini che stanno seguendo il Consiglio in streaming. Questo si che si chiama rispetto per i cittadini.
A ciò si aggiunge un altro particolare anch’esso inspiegabile, almeno per logica politica. Il vice Sindaco, M. Grazia Anselmi, pur essendo in aula resta seduta al suo posto senza avvicendarsi al Sindaco assente. Forse si è dimenticata di essere il Vice Sindaco? Oppure…?
Poco da dire sull’approvazione del progetto “Casa del Carabiniere”. Accordo unanime trattandosi di un progetto che parte da lontano e che giunge oggi a conclusione con grande soddisfazione di tutti. Ciò si è reso possibile grazie ad un finanziamento ottenuto dall’Arma per la ristrutturazione e rigenerazione dell’ex asilo nido e quindi alla risoluzione dell’annoso problema con la cessione in comodato d’uso gratuito dell’immobile per 99 anni.
Ultimo argomento all’ordine del giorno ed ultimi attimi di tensione. La ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali. Alla relazione “politica” fatta dall’assessore Perrone ha replicato la consigliera Antonica. Ha chiesto se la ricognizione fatta avesse affrontato tutti i punti irrisolti delle molte vicende connesse a servizi comunali dati in gestione a privati. Al coro di domande e richieste si è unita anche la consigliera Loredana Tundo .
E’ stato recuperato il credito vantato dal comune nei confronti della Società gestore dei parcheggi a pagamento? E’ stato fatto il sopralluogo, relazionato sulla efficienza dei mezzi di trasporto, assicurazioni, collaudi e regolarità dei pagamenti della azienda nei confronti degli autisti del trasporto pubblico locale? Che fine hanno fatto i vecchi parchimetri del servizio parcheggi a pagamento di proprietà comunale? Perchè per soli sei mesi di proroga sono stati sostituiti con altri presi in affitto? E con quali soldi?
Sono state queste, ed altre, le domande rivolte all’assessore al ramo e sono rimaste tutte senza risposte. Si è trincerato nel silenzio affermando soltanto che trattasi di domande che non riguardano l’aspetto politico della vicenda bensì quello tecnico.
E dov’erano i tecnici che avrebbero dovuto fornire chiarimenti su questi quesiti? L’avvocato Tartaro era presente in aula nella sua veste di Segretario Generale, non era forse anche il Dirigente con delega ai Lavori Pubblici? Perché mai non è stata chiamata a rispondere ai legittimi quesiti della minoranza?
Anche in questo caso è stata paventata l’ipotesi, che qualora non fosse stata fornita una dettagliata risposta alle domande fatte, le stesse avrebbero dovuto essere fornite in ben altre sedi.