Palazzo Mandorino, a suo tempo diviso in due lotti per facilitarne la vendita è stato assegnato alle associazioni.

Cronaca/di pietro zurico

Non è nostra intenzione entrare nel merito dei criteri selettivi che hanno portato all’assegnazione degli immobili comunali “non attualmente necessari a destinazioni d’uso istituzionale” alle associazioni del territorio .

Giusti o sbagliati che possano essere stati vi è stato un organo istituzionale che ha determinato i criteri di valutazione e una Commissione che li ha applicati formulando una graduatoria. A detta graduatoria è stato attinto per procedere all’assegnazione.

Quello che è invece nostra intenzione segnalare è una grave “leggerezza”, (la definiamo così?) che è stata commessa dalla Giunta comunale nel selezionare l’ultimo immobile da assegnare alle associazioni.

Stiamo parlando di palazzo Mandorino che non poteva essere immesso nel novero degli immobile da assegnare essendo lo stesso indisponibile. Ora la cosa più saggia da fare per non arrecare pregiudizio alle associazioni già assegnatarie, è quello di porre in atto celermente procedure idonee a legalizzare quanto fatto con la Delibera n. 187 del 14/05/2024.

Si legge , infatti, nella delibera che “nel periodo intercorso dal richiamato procedimento avviato nell’anno 2023 (graduatoria ed assegnazione di un primo lotto di immobili ndr.) risulta attualmente disponibile
per l’assegnazione ad associazioni l’immobile comunale “Palazzo Mandorino”, sito in Corso Giuseppina del Ponte n. 8, piano primo, nel quale sono utilizzabili n. 8 locali (…).

Ebbene, Palazzo Mandorino è indisponibile ad essere oggetto di assegnazione o almeno non lo sarà fino a quando non sarà espletata la procedura prevista per legge per eliminarlo dal novero degli immobili inseriti nel Piano Alienazioni del Piano di Riequilibrio Finanziario redatto dal Commissario Prefettizio dott. Aprea nel 2017, approvato dalla Corte dei Conti ed ancora in corso.

Il Piano originario prevedeva un determinato numero di immobili e terreni (che non sto ad elencare) che sono stati destinati alla vendita per il rientro dal dissesto economico. Nel 2022 detto Piano, essendo migliorate le condizioni economiche del bilancio comunale e facendo seguito al trasferimento in via Monte Bianco degli Uffici comunali, l’allora amministrazione Amante, con Delibera di Giunta n.118 del 22 aprile deliberò di eliminare Palazzo Bardoscia dal Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni, per destinarlo a scopi istituzionali, sociali e/o culturali. Nel frangente per avvenuta vendita erano stati eliminati anche l’ex carcere ed alcuni terreni facenti parte anch’essi di detto Piano.

La suddetta Delibera di variazione, per quanto riguarda Palazzo Bardoscia, fu poi portata in Consiglio comunale per essere approvata ed essere inviata a sua vota alla Corte dei Conti per avere il place definitivo anche da parte della magistratura contabile.

E’ appunto questa la procedura corretta per poter utilizzare, per un fine diverso dalla sua originaria destinazione, un bene vincolato.

Ma ciò che risulta veramente assurdo, anche in questa vicenda, è il fatto che nessuno tra Dirigenti, Posizioni Organizzative, Funzionari e quant’altro non abbiano detto loro : “Ma cosa state facendo?”. Ancora più grave sarebbe se nessuno compresi Sindaco, Assessori, segretario comunale, Staff fiduciario e Ufficio Lavori Pubblici non fossero a conoscenza della cosa o se ne fossero addirittura dimenticati.

Ora, a parte ogni altra considerazione su tali assurdità, diventate ormai quasi normalità, sarebbe il caso di correre ai ripari e regolarizzare le assegnazioni prima che giunga voce alla Corte dei Conti.

per i motivi e finalità indicati in premessa e che qui si intendono integralmente riportati e trascritti, di
disporre che l’immobile Palazzo Mandorino, locali posti al primo piano, indicati nell’allegato A, parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, siano assegnati alle medesime condizioni già definite
con proprie precedenti deliberazioni n. 35/2023e n.141/2023come segue:
1) Associazione “quelli del centro storico di Galatina”, locali contrassegnati con i nn. 1-2- 3;
2) Associazione Showy Boys, locali contrassegnati con il n. 4;
3) Associazione Città Nostra, locali contrassegnati con i nn. 5-6;
4) Associazione Galatina Letterata, locali contrassegnati con i nn. 7-8;