I sindacati: “La politica scansa il disagio delle persone. Rinviato senza alcuna comunicazione l’incontro previsto per oggi”

Cronaca

Sembrava giunto il momento dell’agognato confronto sulle prospettive delle Terme di Santa Cesarea. Stamattina nella sede del municipio era previsto un incontro tra Comune e Regione per discutere del passaggio delle quote societarie dall’ente regionale all’amministrazione comunale.

Uno step atteso da oltre un anno da lavoratori e organizzazioni sindacali. Che però dovranno pazientare ancora: stamattina infatti, senza alcuna comunicazione preventiva ai dipendenti ed ai sindacati, l’incontro è slittato a data da destinarsi.

Duro il commento dei sindacati: “Regione e Comune continuano a trascinare da anni una situazione insostenibile. Oggi, senza alcuna comunicazione preventiva ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali, che pure avevano preannunciato un presidio davanti al Municipio, i due enti hanno scelto di rinviare sine die l’incontro previsto per oggi. Un appuntamento che lavoratori e sindacati attendevano da molto tempo e sul quale riponevano qualche speranza per intravedere prospettive di sopravvivenza, prima ancora che di crescita”, spiegano Daniela Campobasso (Filcams Cgil Lecce), Marcello Frassanito (Fisascat Cisl Lecce) e Giacomo Bevilacqua (Uiltucs Uil).

“Per lavoratrici e lavoratori dunque è arrivata l’ennesima delusione proveniente dalla politica, che si è mostrata ancora una volta disattenta rispetto alla loro condizione”, continuano i sindacalisti. “Una condizione che si fa sempre più precaria visto che con la maturazione della quattordicesima, sono ora quattro le mensilità arretrate accumulate nel tempo. Non resta che confidare nella buona fede delle istituzioni per recuperare l’arretrato e soprattutto per garantire livelli occupazionali e prospettive di lavoro ai dipendenti. Speriamo dunque che si giunga presto ad un’intesa per il trasferimento delle quote societarie dalla Regione al Comune: un passaggio che può rendere più appetibile la società sul mercato, per attrarre investimenti utili a recuperare una struttura storica per il territorio, ma oggi consegnata all’incuria ed alla stagionalità balneare, quando invece servirebbero manutenzione costante e lavoro destagionalizzato per farla diventare vera e propria infrastruttura del territorio”.