Fatta l’ordinanza anti decibel spacca timpani.
Cronaca/di pietro zurico
A seguito di un’Ordinanza del Tribunale di Lecce (Rep. n. 3004/24 del 24.07.2024) che ha condannato il Comune di Galatina , oltre al pagamento delle spese processuali, all’obbligo dei controlli necessari in ordine all’operato dei titolari dei pubblici locali in materia di abuso di emissioni sonore fuori orario e fuori limiti della normale sopportabilità.
A tal riguardo, “facis de necessitate virtutem”, il sindaco Fabio Vergine è intervenuto con propria ordinanza per regolamentare e contemperare l’interesse pubblico con il privato con apposito provvedimento che salvaguardi da una parte il riposo delle persone e la quiete domestica e, dall’altra, agevoli il corretto svolgimento delle attività commerciali.
Dopo aver rilevato che sono proprio le attività degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e quelle ad esse complementari la vera causa di potenziale disturbo e disagio per i cittadini residenti nelle aree limitrofe, ha proceduto a stabilire gli orari entro i quali consentire agli esercizi suddetti di porre in essere attività rumorose, con diffusione di musica al chiuso e/o all’aperto.
“Per le attività di intrattenimento musicale – ha sentenziato – quali piano bar, concertini musicali, attività musicali mixate con presenza di Disk jockey, juke-box, musica diffusa da impianti hi-fi, karaoke (…) svolte all’interno del locale, le stesse non devono superare i limiti massimi di esposizione al rumore previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico come in premessa menzionata.
Lo svolgimento all’esterno è consentita dal 08 agosto al 31 agosto: sino all’1.00 del giorno successivo, dal 01 settembre fino al 30 settembre dalla Domenica al Giovedì sino alle ore 00.00. Dal Venerdì e Sabato sino all’1.00 del giorno successivo.
Chiunque non osservi gli orari e le prescrizioni della presenta ordinanza, ha aggiunto, è punito con la sanzione di una somma da € 25,00 a € 500,00, con pagamento in misura ridotta pari a € 200,00.
ln caso di reiterata violazione nello stesso anno solare, il trasgressore sarà punito con la sanzione amministrativa di € 500,00.
Per successive ulteriori violazioni sarà disposta la comunicazione di inosservanza al Questore al fine dell’applicazione della misura della sospensione dell’attività di gg. 15.
Tutto bene ma qualche osservazione ai contenuti dell’ordinanza va fatta caro Sindaco.
In essa lei scrive: “(…) il fenomeno della c.d. movida, nel corso della stagione estiva, è determinante per animare i centri storici in genere ed in modo particolare quello di questa città, la cui amministrazione ha individuato proprio negli spazi del centro urbano il fulcro di attrazione di un nuovo turismo itinerante e la base di una politica di rilancio socio – commerciale del medesimo”
Sembra quasi di capire che tutti coloro che hanno investito fuori dal centro storico ed alla stessa stregua paghino le tasse non abbiano alcun diritto perchè l’Amministrazione comunale ha individuato nel solo centro storico il fulcro di attrazione di un non ben identificato “nuovo turismo”.
Ciò potrebbe spiegare, forse, anche il perchè qualche componente dell’Amministrazione e/o loro parenti abbiano deciso ultimamente di investire in questa parte di città. Si provasse, però, ad ipotizzare un turismo alternativo o integrato si potrebbe scoprire e capire che la periferia nasconde tesori di arte e cultura che l’incuria e l’abbandono stanno gradualmente distruggendo.
Secondo particolare. Sempre di moda l’antistorico detto ‘”armiamoci e partite”. Nella sua ordinanza il nostro Sindaco scrive ancora: “A tutte le Forze dell’Ordine è demandato il compito di far rispettare il presente provvedimento (l’ordinanza ndr)”.
A quali forze dell’ordine si riferisce ? Sicuramente non a quelle della Polizia Locale. La suddetta, tranne che per avvenimenti particolari, termina il proprio turno di servizio alle 20.30. Consentendo, l’ordinanza, la movida sino alle ore 01 “del giorno successivo” a chi si sta rivolgendo il sindaco con il suo ordine? Alle altre forze dell’ordine alle prese con ben altre miriadi di problemi? Appare un modo quasi pilatesco di risolvere il problema.
Un tempo le entrate comunali erano assai scarse ed era anche parzialmente concepibile che si stringesse la corda su straordinari ed assunzioni. Oggi, però, il Comune può contare su un sostanzioso gruzzolo di milioni che entrano nelle casse comunale grazie ai rilevatori elettronici di velocità.
Non sarebbe il caso vista la necessità di aumentare i controlli imposti dalla movida che il Comune procedesse all’assunzione di vigili stagionali per ampliare il servizio almeno fino alle 24,00? Non sarebbe questo un modo chiaro di dimostrare di voler risolvere il problema in prima persona senza tentare di passare il cerino acceso in mani altrui?