Pankiewicz: ” L’idea del Marchio Salento è un’idea progettuale, strategica per uno sviluppo economico all’insegna della bellezza”
Cronaca/ Comunicato stampa di “Valori e Rinnovamento”
Lecce– Ieri mattina, 4 marzo, nella sala Giunta della Provincia una delegazione del Movimento “Valori e Rinnovamento” ha incontrato il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, presente anche il capo di Gabinetto, Gigi Mazzei.
La delegazione del Movimento del Sole e delle Ali azzurre, guidata dal presidente Wojtek Pankiewicz, era composta pure da Bruna Caroli, Antonio De Masi, Gabriella Legno, ideatrice della proposta “Marchio Salento” , Raffaele Marzo e Giusy Toma.
“L’idea del Marchio Salento riteniamo che sia un’idea progettuale, strategica per uno sviluppo economico all’insegna della bellezza – ha dichiarato il presidente Pankiewicz.”
“Nella legislazione italiana, statale e regionale – ha proseguito Pankiewicz – non esiste un marchio per i territori che si impegnino a mettere in valore e a proteggere contemporaneamente il proprio patrimonio artistico e quello paesaggistico.“Valori e Rinnovamento” propone di creare un Marchio Salento seguendo la felice esperienza francese Missione Valle della Loira. In Francia, infatti, si è creato un Marchio Val de Loire per il paesaggio e per i numerosi castelli presenti e il risultato finora è stato di 280.000 nuovi posti di lavoro, 8 milioni di visitatori e un miliardo di ricavo annuo.
Occorre allora mettere un Marchio anche al nostro paesaggio per tutelarlo e valorizzarlo alla perfezione sia dal punto di vista paesaggistico che architettonico, magari potenziando e ampliando le tutele del già esistente marchio, creato a suo tempo dalla Provincia di Lecce, Salento d’Amare, che riguarda le imprese e la promozione e commercializzazione dei loro prodotti. In provincia di Lecce, infatti, contiamo la presenza di una cinquantina di Castelli e di una trentina tra Palazzi Baronali, Marchesali, e residenze fortificate e castellate, siti archeologici, grotte, tratti di costa di una bellezza stupefacente e città d’arte arricchite da chiese e cattedrali meravigliose, oltre a tradizioni religiose (feste patronali, la Focara a Novoli , la processione Madonna dell’Altomare a Otranto, eccetera), musicali come La Notte della Taranta che ammalia con le sonorità della Pizzica salentina, ed enogastronomiche. Non ultime consideriamo pure l’orchestra della Provincia di Lecce cola la Stagione Lirica e le Terme di Santa Cesarea.
IL MODELLO DI GESTIONE ADOTTATO DAI FRANCESI SI BASA SU UN ORGANO SNELLO MISSION VAL DE LOIRE (NOI POTREMMO PROMUOVERE UNA CABINA DI REGIA), DI NATURA PUBBLICO, NEL QUALE UN RUOLO FONDAMENTALE E’ SVOLTO DALLE DUE REGIONI CHE COMPRENDONO LA VALLE E, PER IL COORDINAMENTO, IL PRINCIPALE STRUMENTO ADOTTATO E’ LA SOTTOSCRIZIONE DI UNA “ CARTA D’IMPEGNO “ ( NOI POTREMMO PROMUOVERE UN PROTOCOLLO D’INTESA ) DA PARTE DI TUTTI I COMUNI COINVOLTI. TALE ORGANO PONE IN ESSERE UN PIANO DI GESTIONE “PARTECIPATO”.
“Ringraziamo – ha concluso Pankiewicz – il presidente Gabellone per la sensibilità e per la disponibilità dimostrate. L’incontro è stato molto proficuo e avrà prestissimo sbocchi operativi. Sono molto soddisfatto”.
“L’ipotesi su cui si è iniziato a discutere – ha sottolineato il numero uno della Provincia – è quella di fare del nostro marchio Salento d’Amare un marchio anche paesaggistico e architettonico, in grado di valorizzare tutti i nostri beni artistici e culturali potenziando e ampliando l’attuale rete di tutele già esistenti. In provincia di Lecce contiamo la presenza di una cinquantina di castelli e di una trentina tra palazzi baronali, marchesali e residenze fortificate e castellate, siti archeologici, grotte, tratti di costa di una bellezza stupefacente e città d’arte arricchite da chiese e cattedrali meravigliose, oltre a tradizioni religiose, musicali ed enogastronomiche. Accanto a loro beni immateriali ma altrettanto tangibili come l’esperienza e il prestigio dell’Orchestra della Provincia di Lecce”.
Gabellone ha dunque raccolto la piattaforma di proposte del movimento che sarà ora vagliata e sottoposta allo studio e alla valutazione dell’ente e che culmina nella creazione di una cabina di regia snella in grado di sintetizzare tutte le istituzioni coinvolte in una rete. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di “pensare a promuovere la piena valorizzazione del Salento con una strategia d’insieme e realmente integrata, tra attività culturali, sostegno al turismo, all’artigianato, all’agroalimentare, alla musica innovativa, tradizionale ma anche sinfonica”.