Cronaca

Prosegue la contesa tra i comuni di Galatina e Soleto e Arpa Puglia, da un lato, e la Società Colacem Spa, dall’altro. Posta in gioco la valutazione del potenziale impatto sanitario sul territorio e sulla popolazione da un eventuale aumento della produzione da parte dell’azienda.

La vicenda è nata nel 2021. Dal confronto-scontro tra i due sopracitati Comuni e la Società, in sede di Conferenza dei Servizi, si è giunti nel 2023 ad un compromesso: affidare l’incarico di rilevazione ad una parte terza in causa.

A chi affidare l’incarico fu anche questo oggetto di ulteriore contesa. I due Comuni reclamavano il diritto di scelta propendendo per l’Università S. Anna di Pisa, l’Azienda, invece, per l’Università di Bologna.

Il Comune di Galatina, intanto, si era dato nuovi amministratori. Prevalse il volere che nel 2023 affidò l’incarico all’Università di Bologna di redigere una relazione di valutazione di impatto sanitario.

Da detta relazione di ben oltre 115 pagine è stata inserita tra gli atti della Provincia un’ampia sintesi da cui noi abbiamo estrapolato i passaggi salienti.

Il documento, viene specificato, “costituisce la sintesi “non tecnica” del documento “Colacem S.P.A. Stabilimento di Galatina (LE) – Valutazione di Impatto Sanitario – Stato di salute della popolazione e stima degli impatti sulla popolazione. Lo scopo è quello identificare i possibili impatti del Cementificio Colacem S.P.A. di Galatina (LE) sulla popolazione residente all’interno dell’area selezionata, in conformità con quanto riportato nelle linee guida promulgate dall’Istituto Superiore di Sanità“.

Comuni esposti al rischio : “La popolazione identificata come esposta era quella abitante in 77 sezioni di censimento di 9 comuni per un totale di poco meno di 70mila soggetti. I comuni interessati per intero o
parzialmente alle ricadute sono Collepasso, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Galatina, Melpignano, Scorrano, Sogliano Cavour, Soleto e Zollino
“.

Stima degli impatti sulla salute della popolazione “risk assessment“: “La valutazione ha preso in considerazione i principali inquinanti e/o tossici emessi dai cementifici. Nel rapporto vengono presentati i risultati per i ricettori residenziali più impattati.
Tali risultati – basati su uno scenario peggiorativo e conservativo – suggeriscono che le emissioni di inquinanti durante l’esercizio regolare dell’impianto non abbiano un impatto apprezzabile sulla salute della popolazione. In generale i livelli di esposizione per via
inalatoria agli inquinanti considerati sono di molto inferiori ai rispettivi valori di riferimento. In particolare, per diossine furani e PCB, gli indici di rischio risultano di alcuni ordini di grandezza inferiori alle soglie. Gli eccessi di tumori dei tessuti molli nell’area in studio non sono pertanto
riconducibili ai livelli di emissione attuali dell’impianto
“.

Stima degli impatti sulla salute della popolazione con metodo
epidemiologico
. “Gli inquinanti e gli eventi sanitari considerati sono PM2.5 e NO2. Le stime di impatto sulla salute associate alle emissioni medie annue di PM2.5 per la mortalità naturale erano 0,01 casi/anno per lo scenario “emissioni reali” e 0,17 casi/anno per lo scenario
“emissioni autorizzate”. Per quanto riguarda le emissioni di NO2, le stime di impatto erano e 0,15 casi/anno per lo scenario “emissioni reali” e 0,43 casi/anno per lo scenario “emissioni autorizzate”.
Sono stati anche valutati i livelli di inquinamento dell’aria nell’area esposta mediante i dati delle centraline di ARPA Puglia denominate “Galatina – La Porta” e “Galatina – Colacem”, situata in Contrada Piani nel punto di massima ricaduta stimata delle emissioni dell’impianto.
I dati dell’ultimo anno disponibile, il 2022, non evidenziano particolari criticità della qualità dell’aria in merito agli inquinanti di interesse
“.

Il documento dell’Azienda conclude così la sua valutazione : “Dal confronto degli eventi attribuibili all’inquinamento totale con quello dovuto all’impianto nell’area emerge che, per quanto riguarda il PM2.5, i decessi attribuibili all’impianto sono meno dello 0,09% di quelli attribuibili all’inquinamento totale se consideriamo le stime per l’inquinamento totale ottenute dai dati della stazione Galatina – La Porta e meno dello 0,16% se consideriamo le stime ottenute con la stazione Galatina – Colacem“.

Passiamo ora alle osservazioni-rilevazioni di Arpa Puglia allo studio di valutazione di impatto sanitario della Cementeria Colacem.

1- Non risultano agli atti lo studio modellistico riferito ai livelli autorizzati pertanto viene chiesto di allegare i rapporti di prova delle analisi riguardanti la determinazione del TTS, del PM10 e del PM25

2- Richiesta di verifica delle tabelle 1 in quanto risultano differenti rispetto alla precedente versione e presentano incongruenze tra grafici e numeri riportati

3- Che per tutti gli inquinanti considerati riportati sia integrato con le mappe di ricaduta rappresentate con curve di isoconcentrazione

4- Con mail trasmessa da prof. Violante del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna al dott. Francioso della Provincia di Lecce ed ai vertici Arpa Puglia sono stati anticipati solo in forma parziale i riscontri su alcuni punti rimandando il completo chiarimento alla trascrizione di una successiva relazione non ancora pervenuta agli atti riguardante lo studio modellistico riferito allo scenario emissivo “misurato” che , pertanto, sarebbe opportuno ricevere.

5- Per quanto riguarda la metodologia applicata ai fini della valutazione sulla Popolazione esposta e stato di salute, si evidenzia che (…) l’area di esposizione individuata comprende 77 sezioni nel’arco di nove Comuni. Sarebbe utile integrare una mappa relativa alle ricadute al suolo di PM2.5 e NO2 con evidenza delle sezioni che rientrano nell’area selezionata

6- Stima sugli impatti della salute della popolazione (Risk Assessment) : si richiede di integrare il capitolo con una sezione dedicata alla descrizione della prima fase del Risk in cui sono identificati gli inquinanti oggetto di studio. Rispetto all’affermazione “abbiamo selezionato la sezione di censimento considerando quella con i valori più alti ” viene chiesto di specificare quali siano gli inquinanti rispetto ai quali tale sezione è stata individuata. Il rischio cancerogeno e non cancerogeno, evidenzia l’ARPA, è stato misurati rispetto ai valori Cair, non sono stati, però, stimati rispetto allo scenario autorizzato chiede pertanto di integrare tale valutazione considerando le concentrazioni stimate rispetto allo scenario autorizzato aggiungendo poi che la formula di calcolo dell’Hazrd Risk index indicta nel paragrafo relativo al Rischio tossicologico è diversa da quella riportata nel documento di “proposta metodologica”.

Infine una serie di rilevi sui parametri utilizzati per la rilevazione di dati è stata oggetto di rilievi e di richiesta di aggiornamento delle stime riferite a tali rilevazioni. Con riferimento, poi, alla stima degli impatti sulla popolazione viene evidenziato la non differenziazione dei valori di tassi di mortalità per le diverse cause del decesso chiedendo anche in questo caso l’integrazione dei dati.

Queste in sintesi le osservazioni e le richieste di integrazioni fatte dall’Agenzia Regionale di Prevenzione e Protezione dell’Ambiente.