Cronaca
Facendo seguito all’eco mediatico creatosi dalla diffusione della notizia di essere in corso un procedimento di autorizzazione, richiesto dalla ditta Forenergy, per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano tramite trattamento di rifiuti per una quantità di 40.000 tonnellate l’anno, si allarga l’onda del dissenso nei confronti del sindaco Vantaggiato.
Dopo la reazione del circolo cittadino del PD “Uccio Danieli” al grido: “Le considerazioni dei sanitari fanno rabbrividire” unita alla richiesta di una dichiarazione pubblica, chiara ed univoca, sulla posizione del Consiglio comunale, stanno facendo seguito le prime reazioni, con precise accuse al sindaco Vantaggiato, all’interno della stessa maggioranza consiliare.
Remo Cagnazzo consigliere comunale della lista “Per Soleto”, facente parte della coalizione di maggioranza nonché capogruppo della stessa ha reso noto sui social di aver presentato al Sindaco ed ai componenti del Consiglio le sue dimissioni irrevocabili dall’incarico di capogruppo.
“Scrivo la presente – afferma il consigliere Cagnazzo- per comunicarvi l’intenzione di rassegnare le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Capogruppo del gruppo politico di maggioranza “Per Soleto”, poiché ritengo non sussistere le condizioni politiche minime affinché io possa continuare a rappresentare codesto gruppo in seno al Consiglio Comunale.
Segue, poi, la motivazione, da cui è scaturita la sua decisione.
“La mia decisione scaturisce dalla constatazione di non essere stato messo al corrente dell’importante progetto relativo alla richiesta di realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti in territorio di Soleto, presentato dalla società Forenergy srl, di cui sono venuto a conoscenza solo nella giornata dell’08.10.2024 tramite lettura sui social.“
“La condivisione delle informazioni e la partecipazione attiva ai processi decisionali – prosegue il consigliere Cagnazzo – rappresentano un pilastro imprescindibile del ruolo politico che ho ricoperto. Questo non solo per garantire una gestione trasparente e responsabile delle attività amministrative, ma anche e soprattutto per tutelare il diritto di ogni cittadino a essere adeguatamente informato e coinvolto in scelte di tale portata. Non si può privare la cittadinanza di un confronto pubblico che, a mio parere, era ed è necessario.“
Per dovere di cronaca riportiamo anche la parte conclusiva, forse alquanto equivoca, della nota del consigliere Cagnazzo: “Concludo esprimendo il mio dispiacere per questa situazione creatasi, e ribadisco la volontà di non ricoprire il ruolo di capogruppo, nell’auspicio che ciò che è accaduto non si ripeta durante il mandato. Rimango all’interno della maggioranza, continuando a svolgere le deleghe consiliari che mi sono state affidate, profondendo il massimo impegno“.