Approvato dall’ASI il progetto. Sorgerà in prossimità di opifici che lavorano rifiuti. Sulla zona vi sono resti ritenuti di antiche mura messapiche.
Galatina – Il 28 giugno del 2024 il Sig. Toma Andrea, in qualità di Amministratore Unico e Legale Rappresentante della Società Platinum S.r.l con sede in Lecce alla Via Trinchese n.9 ha presentato istanza al Consorzio ASI della provincia di Lecce, per la realizzazione di un centro servizi polifunzionale per la produzione di servizi di ristorazione, intrattenimento, eventi e motel; per una superficie di tre ettari ricadenti all’interno dell’Agglomerato Industriale di Galatina-Soleto.
Su gran parte delle aree individuate dalla Società proponente gravava, però, un vincolo di pericolosità idraulica che non consentiva di poter sfruttare per intero l’area, pertanto il Consorzio ha ritenuto utile redigere una Variante Urbanistica procedendo ad una nuovo assetto urbanistico tramite la conversione dell’area individuata dalla Società con un area, di uguale estensione.
La variante è stata approvata e pertanto la Platinum S.r.l diciamo che ha praticamente il via libera alla realizzazione del centro di Servizi Polifunzionale.
Sull’opportunità dell’autorizzazione gravano, però, alcune perplessità che aleggiano insistentemente in città e che l’ASI o la stessa Società proponente farebbero bene a fugare prima di dare il via al progetto.
Illustri studiosi, divisi in fazioni da pareri discordanti, hanno a lungo discettato, e continuano a farlo, se la zona in oggetto possa rivestire un interesse archeologico. Secondo i più parrebbe di si, persistendo sulla zona dei muretti che, secondo questa tesi, altro non sarebbero che resti delle mura messapiche che nel passato avrebbero cinto l’antica e mitica città Kallia.
Non sono mai stati effettuati nella zona scavi archeologici che avrebbero potuto confermare o smentire tali convinzioni né pare sia stata messa al corrente la Soprintendenza. Non sarebbe il caso di farlo?
Un secondo aspetto, che sconcerta più del primo, è l’opportunità da parte dell’ASI di approvare il progetto. Il progetto prevede, la realizzazione di un centro servizi polifunzionale per la produzione di servizi di ristorazione, intrattenimento, eventi e motel. Era proprio il caso di dare il via libera ad un insediamento destinato ad ospitare notevoli flussi di clientela mettendoli a contatto con opifici che trattano raccolta e trasformazione di rifiuti speciali?
Non era già sufficiente l’esistenza in loco di una analoga struttura che offre gli stessi servizi? Qual è lo scopo di questa nuova autorizzazione: creare una concorrenza alla struttura già esistente o nuove entrate economiche per il Consorzio? Se poi lo scopo fosse invece quello di creare un minestrone fra veleni e centri per la vita possiamo dire che è stato raggiunto.